(ANSA) - PERUGIA, 01 MAR - Portata con una scusa in
un'abitazione della periferia perugina, costretta a bere una
grande quantità di alcol e ad assumere cocaina e, infine,
violentata. E' quanto accaduto ad una diciottenne originaria
della Costa d'Avorio, vittima di tre uomini che sono stati
fermati dalla Polizia con l'accusa di sequestro di persona e
violenza sessuale di gruppo aggravata.
Le indagini sono state avviate dalla polizia quando la donna
è stata trovava a terra, molto scossa e piangente, con a fianco
un coltello da cucina. Soccorsa dal 118 è stata poi ricoverata
in ospedale. La squadra mobile di Perugia ha quindi ricostruito
che un uomo di origini albanesi conosciuto in precedenza, si
sarebbe offerto di accompagnarla da un comune in provincia di
Arezzo, dove viveva, a Firenze. L'avrebbe invece condotta -
secondo la Polizia - in una casa nella zona del Pantano, a
Perugia, nella quale erano presenti anche i due connazionali. E
lì sarebbe avvenuta la presunta violenza da parte di due di
loro.
La giovane sarebbe però riuscita ad impossessarsi di un
piccolo coltello, cercando di fuggire, ma sarebbe stata
disarmata e riportata nell'abitazione da uno dei suoi
aggressori. Solo più tardi, approfittando di un attimo di
distrazione degli stranieri, sarebbe riuscita a scappare,
chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine mentre i tre poi
fermati sarebbero scappati in auto. In sede di convalida, il
gip, ritenendo sussistenti i gravi indizi ha applicato la misura
degli arresti domiciliari per due degli indagati, nonché
l'obbligo di dimora con divieto di uscita notturna e di
presentazione alla polizia giudiziaria per il terzo. (ANSA).
Sequestrata e violentata, fermi della polizia a Perugia
Ragazza costretta a bere a ad assumere cocaina