Umbria

Un sasso per pace in Ucraina da anziani residenza Foligno

Ricavato per Caritas Lowicz che sta accogliendo i profughi

Redazione Ansa

(ANSA) - FOLIGNO (PERUGIA), 30 MAR - Un sasso per la pace in Ucraina. A dipingerlo sono gli anziani della residenza "La Quiete" di Foligno. Il ricavato delle offerte che vengono date per avere una di queste pietre colorate, dove in un lato è dipinta una casa e dall'altro la bandiera della pace, andrà alla Caritas di Lowicz, città polacca che sta accogliendo i profughi ucraini in fuga dalla guerra.
    "Quando ero piccola sono scappata pure io ai bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale, so bene cosa stanno passando le donne, i bambini e tutte le persone dell'Ucraina", racconta all'ANSA Natalina, 90 anni, mentre partecipa al laboratorio. "Pure io sono stata profuga e assieme alla mia famiglia sono stata salvata da un prete ad Arezzo", racconta, invece, sorella Giovanna che pure lei è ospite della residenza per anziani.
    "La guerra in Ucraina - spiega Barbara Cesaretti, una delle animatrici del centro - ha risvegliato i ricordi, le ansie, e anche il dolore che queste nonne e nonni hanno vissuto da piccoli tra il 1940 e il 1945. Quando è emersa l'idea di dipingere dei sassi per donare il ricavato alla popolazione ucraina - aggiunge - si sono messi tutti a disposizione con grande entusiasmo, è il loro modo per dare un aiuto a chi sta soffrendo".
    L'iniziativa viene portata avanti con la Pastorale giovanile della diocesi di Foligno. "È attraverso loro che faremo arrivare il nostro aiuto alla cittadina polacca che sta accogliendo migliaia di profughi", sottolinea Stefania Occhietti, presidente della cooperativa che gestisce la casa di riposo. "L'obiettivo è di arrivare a dipingere mille sassi - fanno sapere sia la presidente che l'animatrice - e i nostri ospiti sono molto determinati a dare il loro contributo".
    "Se serve siamo disposti a lavorare anche di notte - dice infatti Novella - È doveroso dare una mano a chi soffre". "Noi dipingiamo questi sassi, ma una guerra nel 2022 non è proprio una visa normale", chiude Assunta. (ANSA).
   

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