(ANSA) - PERUGIA, 02 APR - "Se potesse essere utile un luogo
come questo, nella sua anima ecclesiale, con la componente
privilegiata dei figli di Francesco, ed anche - non ne dubito -
nella sua componente civile, Assisi è pronta. In questa città
benedetta assicuriamo, innanzitutto per le vittime, e poi per i
governanti di Russia e Ucraina e per tutti i 'reggitori dei
popoli' chiamati a tessere le condizioni di un efficace tavolo
della pace, la preghiera costante.
"Costruire la pace nello spirito di Assisi" è il titolo.
"Occorre continuare a credere, nonostante tutto - osserva, fra
l'altro, mons. Sorrentino - nelle risorse della diplomazia.
Prima ancora urge, per tutti noi, ma con particolare
responsabilità in chi ha la guida dei popoli, una vera
'conversione", morale e spirituale.
"Il segreto per sciogliere nodi complessi come quello che stiamo
vivendo - osserva - resta la preghiera". "Ci serve anche per
resistere all'idea che si debba investire ancora di più per le
armi, mentre in realtà andrebbe investito molto di più per
sfamare i poveri. Se proprio di una difesa armata abbiamo
bisogno, di fronte ad aggressori senza scrupoli, mi chiedo se
non basti investire, a livello di innovazione tecnologica, per
ideare strumenti che abbiano unicamente la funzione di
contrastare e distruggere armi".
"C'è forse bisogno anche - prosegue - di una diplomazia
'carismatica'. Se poi di un luogo carismatico si avesse bisogno,
immagino che pochi luoghi al mondo possano vantare il fascino
spirituale" di Assisi. "Ciò che i papi, da San Giovanni Paolo II
in poi, hanno fatto, inaugurando in questa Città quel percorso
di preghiera e di dialogo interreligioso, noto come 'spirito di
Assisi', ne è testimonianza". (ANSA).
Vescovo, costruire la pace nello spirito di Assisi
Lettera di mons. Sorrentino ai "governanti dei popoli"