(ANSA) - PERUGIA, 11 APR - In assenza di provvedienti
straordinari, potrebbero essere a rischio chisura i crateri
della ricostruzione post-terremoto: se ne è discusso nel corso
di un incontro fra una delegazione di Ance Umbria, insieme ad
alcuni imprenditori, e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno. Si
tratta del primo di una serie di incontri con i sindaci del
cratere umbro per segnalare le gravissime difficoltà delle
imprese.
Nelle scorse settimane Ance Umbria (l'associazione dei
costruttori edili) aveva già segnalato ai parlamentari eletti in
Umbria, alla Regione e a tutte le amministrazioni appaltanti la
"gravissima situazione determinata dalla difficoltà di
approvvigionamento delle materie prime e dagli straordinari
incrementi dei prezzi dei materiali da costruzione, negli
appalti pubblici e privati", insieme ad un rincaro straordinario
dei costi dell'energia elettrica, del gas e del petrolio.
"Le imprese appaltatrici dei lavori della ricostruzione - ha
spiegato il presidente di Ance Umbria, Albano Morelli - in
mancanza di misure adeguate ed urgenti, saranno costrette a non
acquisire nuovi appalti, ma soprattutto a sospendere i cantieri
in corso di esecuzione o addirittura a risolvere i contratti di
appalto in essere, pur consapevoli dei disagi che ciò potrà
determinare per le comunità già colpite dal sisma". Lo spirito
di responsabilità delle imprese, in assenza di provvedimenti
eccezionali - spiegano i costruttori edili - non può prevalere
sul rischio di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle
aziende stesse e l'occupazione dei propri dipendenti e "questo
potrebbe avvenire non tra qualche mese, ma tra qualche giorno o
al massimo tra qualche settimana". "Riteniamo, dunque ha
aggiunto il presidente di Ance Perugia, Moreno Spaccia - che il
grido di allarme della categoria debba essere fatto proprio
anche dai sindaci del cratere". (ANSA).
Ance Umbria, ricostruzione post-sisma a rischio blocco
Gli imprenditori edili incontrano i sindaci del cratere