(ANSA) - PERUGIA, 24 APR - A 60 giorni dall'inizio del
conflitto in Ucraina, il direttore della Caritas diocesana di
Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, traccia un
primo "bilancio" dell'opera di accoglienza-solidarietà rivolta a
658 profughi a cui la Chiesa diocesana, attraverso la sua
Caritas ed altre sue realtà socio-caritative, ha rivolto la sua
attenzione.
Abbiamo raccolto, sottolinea don Briziarelli, "tanto dolore e
tante lacrime, ma anche il volto bello dell'accoglienza e della
solidarietà".
"Circa 2.650 sono i profughi arrivati a Perugia e provincia -
evidenzia don Briziarelli - di cui circa 1.700 nella città
capoluogo. Di questi, 658 sono stati aiutati dalla nostra
Chiesa, di cui 325 donne, 31 uomini e 302 minori. Le persone
accolte ad oggi sono 143, delle quali 14 in strutture Caritas,
37 in strutture collegate a Caritas, 23 in co-housing familiare,
45 in appartamenti messi a disposizione gratuitamente, 24
persone nel Centro di accoglienza straordinario della diocesi".
Significativo anche il numero dei fruitori ucraini dei quattro
Empori della Solidarietà Caritas, per un totale di 209 tessere
famiglia emesse negli ultimi 60 giorni.
Don Marco Briziarelli ha parole di gratitudine per «tutti i
volontari che si stanno adoperando al massimo, in particolare
per quelli che rischiano la vita nello svolgere il loro servizio
in terra Ucraina o ai confini del Paese devastato dalla guerra,
e in tutti le zone del mondo dove ci sono conflitti in corso".
(ANSA).
Circa 2.650 profughi ucraini arrivati a Perugia e provincia
Di questi, 658 sono stati aiutati dalla Chiesa locale