(ANSA) - PERUGIA, 01 MAG - Pace, lavoro e crescita del Paese
i temi affrontati dal custode del Sacro Convento di Assisi, fra
Marco Moroni, dal palco del Primo maggio da cui hanno parlato,
dalla città Serafica, i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil.
"Di fronte alla guerra in Ucraina e ad ogni guerra sento di
dover ripetere il lucido e profetico grido del Papa: 'Fermatevi!
La guerra è una follia'", ha detto il custode.
"Nella sua 'regola' san Francesco parla della grazia del lavoro,
perché con esso si collabora all'opera divina della creazione",
ha invece detto fra Moroni calandosi nella giornata del Primo
maggio. "Con il lavoro ciascuno dà il suo contributo affinché il
mondo sia più bello e più giusto e tutti abbiano quanto
necessario per una vita all'altezza della propria dignità", ha
sottolineato. "Voglio ricordare il numero crescente dei morti
sul lavoro: facciamo tutto il possibile perché ciò non accada
più. Vengano garantite sicurezza e salute in ogni luogo di
lavoro: nessun guadagno può giustificare la perdita di una
vita", ha detto ancora il religioso. Che parlando della crescita
del Paese ha spiegato che "un vero sviluppo non consiste
semplicemente nella crescita economica, ma include la tutela e
il rispetto dell'ambiente, la promozione di chi è socialmente
svantaggiato, la valorizzazione delle culture, l'accoglienza dei
migranti e dei rifugiati". (ANSA).
Custode del Sacro convento, 'la guerra è una follia'
Saluto di fra Moroni alla manifestazione dei sindacati ad Assisi