(ANSA) - PERUGIA, 10 MAG - Sono ritenuti autori di oltre una cinquantina di furti in case ed esercizi commerciali nonché di due rapine improprie, tutto in provincia di Perugia, tra il novembre del 2021 e il marzo successivo due presunti sodalizzi criminali composti da cittadini albanesi individuati dalla squadra mobile della questura di Perugia. Otto gli arresti eseguiti, in esecuzione di misure cautelari, mentre altri tre stranieri sono risultati irreperibili e probabilmente tornati nel loro Paese. Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, furto pluriaggravato e rapina impropria.
L'operazione è stata anticipata dal Corriere dell'Umbria.
Dall'indagine - illustrata oggi una conferenza stampa in questura - è emerso che gli obiettivi dei malviventi non erano predeterminati ma scelti di volta in volta in relazione a quelli ritenuti "più facili". Sono stati sottratti soprattutto monili, denaro, tabacchi, valori bollati, gratta e vinci e capi d'abbigliamento "firmati" per un valore complessivo di oltre 150 mila euro. Quanto ricavato da furti e rapine improprie sembra essere stato trasferito in gran parte in Albania.
Gli accertamenti sono stati avviati nel novembre del 2021 e hanno portato a individuare quelli che gli investigatori ritengono due diversi sodalizi criminali. A Sant'Enea di Perugia in particolare è stato scoperto un andirivieni di albanesi risultati già inquisiti per reati contro il patrimonio e provenienti dalla provincia di Caserta. Secondo la polizia soggiornavano a Perugia solo nel fine settimana, in concomitanza con il verificarsi di una serie di furti, e poi rientravano in Campania.
Contemporaneamente l'attenzione della squadra mobile si è concentrata su un'altra abitazione a San Fortunato della Collina dove sono stati individuati altri albanesi che uscivano all'imbrunire e rientravano in tarda serata. Orari ritenuti compatibili con i furti al centro dell'indagine.
Il procuratore della Repubblica Raffaele Cantone ha sottolineato il "lavoro positivo" fatto da magistrati e polizia. Ha quindi ricordato le proteste dei cittadini che lamentavano una "oggettiva recrudescenza" dei furti dalla fine del 2021. "Partendo da questa preoccupazione - ha spiegato -, la squadra mobile mobile ha avviatole indagini sui due gruppi criminali di albanesi. Una vera e propria organizzazione".
Per il questore Giuseppe Bellassai quello dei furti "è un fenomeno difficile da affrontare in assoluto". "Non si può pensare di farlo solo con il controllo del territorio, che pure è necessario - ha aggiunto -, ma trova soluzione solo grazie a ottime attività di carattere investigativo, che comunque prendono spunto da controllo territorio". Ha poi evidenziato come la Procura abbia consentito all’indagine "di avere una durata complessiva ridotta in ragione della criticità del problema che si stava affrontando".
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