Umbria

Monti nuovo direttore pronto soccorso Gubbio-Gualdo Tadino

Pezzuto verso Medicina Assisi. Gentili lascia,'motivi familiari'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 18 MAG - È Manuel Monti il nuovo direttore Uoc (Unità operativa complessa) pronto soccorso Gubbio-Gualdo Tadino. Per Salvatore Pezzuto invece, come direttore Uoc Medicina Assisi, c'è ancora da aspettare visto che sta decidendo se accettare l'incarico. In caso contrario, spazio al terzo in graduatoria (il secondo, lo stesso Monti, non potrebbe per il doppio incarico).
    Per annunciare la deliberazione di due nuovi direttori di Struttura complessa degli ospedali di Assisi e Gubbio-Gualdo Tadino, il direttore generale Usl Umbria 1 Gilberto Gentili ha convocato la stampa nella sede di Perugia anche per fare il punto della sua gestione prima della cessazione dell'incarico che avverrà il 31 maggio.
    Monti ha subito evidenziato che cercherà di dare il suo contributo al pronto soccorso eugubino-gualdese, "che ha ruolo fondamentale dentro ospedale, puntando alla riorganizzazione, all'ottimizzazione delle risorse e alla collaborazione con tutti i reparti".
    "Appena sono arrivato c'erano negli ospedali facenti funzione ed ora invece ci saranno primari, come Monti e Pezzuto se accetterà, che nel pieno dei loro poteri potranno dare continuità operativa alle strutture per cinque anni" ha poi affermato Gentili.
    Il direttore lascia così l'incarico alla guida della Usl Umbria 1 con l'arrivo di queste nuove figure e ricordando, inoltre, che sono in atto altri quattro concorsi per altrettanti posti di primario come quello per Ginecologia a Gubbio o di Medicina interna a Città Castello.
    "Lascio per motivi familiari e personali e quindi, non cacciandomi nessuno, la mia è in un certo senso una scelta dolorosa" ha spiegato Gentili ai giornalisti ringraziandoli anche per la correttezza con cui sono state sempre riportate le notizie anche in momenti complessi e difficili.
    "Lascio una Usl - ha poi aggiunto - in cui si è lavorato tanto e che deve ripensare fortemente la sua rete di servizi, un po' eccessiva rispetto alle esigenze della popolazione umbra. Tra l'altro, nella numerosità dei presidi si rischia di perdere la qualità. Una Usl che deve contribuire alla rete ospedaliera e recuperare ancora i livelli produttivi antecedenti al Covid".
    (ANSA).
   

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