(ANSA) - PERUGIA, 11 GIU - Facevano arrivare dall'Albania
giovani con il visto turistico per poi impiegarli come
spacciatori e, al termine dei 90 giorni della durata del
permesso, li sostituivano con altri. Al loro arrivo in Italia li
rifornivano di droga dandogli anche casa e auto oltre che
cellulari con tutti i contatti degli acquirenti.
Le indagini, avviate da oltre un anno a seguito di due arresti
per spaccio a Montepulciano e condotte con intercettazioni
ambientali e telefoniche, hanno accertato che l'associazione, di
cui facevano parte anche due donne di origine italiana e
albanese, gestivano lo spaccio nel sud del Senese e in provincia
di Arezzo e Perugia. Sequestrati oltre 3 etti di cocaina, vari
cellulari e circa 50mila euro ritenuti proventi dello spaccio.
La droga veniva nascosta in un oliveto a Montepulciano (Siena).
Filmate poi due riunioni tra i vertici del gruppo e gli
spacciatori: una vicino a un centro commerciale nella
Valdichiana senese e una su una barca a Passignano sul Trasimeno
(Perugia). "Le indagini proseguono per rintracciare le altre 3
persone raggiunte dalle misure cautelari e per risalire al luogo
di provenienza della droga, presumibilmente da fuori Toscana e
in parte dall'Albania" ha spiegato il pm di Siena, Siro De
Flammineis. Di "grande risultato", con un lavoro "lungo e
faticoso condotto principalmente dal commissariato di Chiusi che
è una piccola realtà" ha parlato il questore di Siena Pietro
Milone. (ANSA).
Pusher 'turisti' da Albania per spaccio in Toscana e Umbria
Indagine Ps Siena e Dda, 6 arresti