Un nuovo Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti che punta "all'autosufficienza regionale", "moderno, avanzato e di svolta per l'Umbria" e che "cerca di introdurre criteri di efficienza e di miglioramento sotto il profilo ambientale e della sostenibilità economica": così è stato illustrato nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, a Perugia il provvedimento. Mercoledì la Giunta regionale ha approvato la delibera con cui viene preadottato il piano stesso, illustrato dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, e del vicepresidente e assessore all'Ambiente, Roberto Morroni. "In Umbria mancava e ne avevamo bisogno" ha commentato la presidente. "Un piano fatto con molta attenzione - ha aggiunto - e che ci mette al sicuro almeno per i prossimi 30 anni". Secondo Tesei è stato fatto un lavoro "molto approfondito sia dal punto di vista tecnico che della sostenibilità, dando una risposta concreta alle problematiche che attengono al ciclo dei rifiuti". "Un lungo percorso - ha ricordato la presidente - iniziato nel 2020 con una regione che non aveva un piano dei rifiuti aggiornato anche alle esigenze della comunità umbra e alla situazione del ciclo dei rifiuti". I punti illustrati del piano sono principalmente quelli che erano stati anticipati ad inizio anno con due atti della Giunta e che segnavano già lo scenario di riferimento verso il quale è stata poi orientata la costruzione completa del documento di piano. Un piano che per Morroni sta ad indicare che in passato "non solo si è perso tempo" ma anche "che la politica ha fallito". Secondo l'assessore all'ambiente, dà all'Umbria due obiettivi. "Da un lato - ha spiegato - la stabilità, mettendo in sicurezza il sistema della gestione dei rifiuti, evitando il profilarsi di situazioni di emergenza o di ingovernabilità del fenomeno. Dall'altro è un piano che fa compiere all'Umbria un balzo in avanti allineando la nostra regione e l'organizzazione del ciclo dei rifiuti a quella delle zone più avanzate del nostro Paese e dell'Europa. Un piano quindi all'insegna del recupero di materia scandito dall'incremento dell'obiettivo della raccolta differenziata che intendiamo portare al 75% per cento, oltre che dall'uso della valorizzazione energetica come attività residuale ma capace di dare chiusura al ciclo, e cioè garantire quel passaggio che è mancato per anni al sistema di gestione dei rifiuti dell'Umbria". Alla creazione del piano - è stato poi annunciato - farà seguito ora anche la raccolta delle osservazioni che poi saranno nuovamente sottoposte all'attenzione dell'esecutivo prima dell'adozione definitiva che anticiperà così l'inizio del cammino all'interno dell'assemblea legislativa. L'obiettivo dichiarato è quindi quello di raggiungere l'approvazione del piano entro l'anno.
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