(ANSA) - PERUGIA, 22 GIU - Prima prova scritta di Italiano
dopo il Covid, qualche mascherina, il distanziamento ma alla
fine sembra essere tornato tutto come i vecchi tempi per i
ragazzi che quest'anno dovranno affrontare l'esame di stato.
Stessa emozione, stesse paure e lo stesso toto traccia della
prova scritta mentre si attende all'esterno della scuola di
essere chiamati all'interno.
All'interno dell'istituto i ragazzi sono stati dislocati nelle
due palestre con i banchi posizionati secondo le regole del
distanziamento.
Pochi gli studenti che indossano la mascherina, più i
professori e il personale scolastico.
"Noi daremo il meglio di noi alle prove scritte" afferma
Gianmarco circondato dai suoi compagni. "Sicuramente sarà
difficile - aggiunge - perché sono stati anni difficili ma noi
cercheremo di fare il nostro meglio. Speriamo che escano autori
che abbiamo fatto, che conosciamo, che abbiamo studiato ma credo
che tutto sia fattibile. Il problema sarà domani matematica che
è quella che mi preoccupa di più. L'esame è una tappa di un
percorso per cui alla fine il voto è indicativo ma allo stesso
tempo non lo è. Sicuramente quelli che hanno fatto soltanto
l'orale sono stati avvantaggiati. I due anni di pandemia è la
Dad non ci hanno sicuramente aiutato e hanno influito. Ma ora si
conclude un ciclo e si guarda avanti verso le tappe successive e
l'Università".
"Positivo" per gli studenti il fatto di non avere l'obbligo di
indossare la mascherina. "Sicuramente con le mascherine sarebbe
stato tutto più difficile - prosegue Gianmarco -. Con il caldo,
l'emozione e la tensione non sarebbe stato facile concentrarsi.
Fortunatamente sono state tolte anche se i presidenti le
consigliano". (ANSA).
Allo scientifico di Perugia pochi ragazzi con le mascherine
Protezioni per professori e personale, banchi distanziati