(ANSA) - PERUGIA, 05 LUG - Una ripresa economica registrata
nel 2021, e nei primi mesi del 2022, merito "in maniera
determinante" delle costruzioni, settore che conferma quindi il
suo ruolo "trainante" ma che ora rischia lo stop per varie cause
come l'aumento del costo delle materie prime e il blocco della
cessione del credito in seguito ai quali si teme uno stop "non
solo per il superbonus, ma anche quelli minori, che in Umbria
nel 2021 hanno giocato un ruolo di primo piano nella ripresa".
Una certificazione, ma anche un allarme, che emergono dalla
ricerca Cna-Cresme sulle costruzioni in Umbria presentata nel
salone d'onore di palazzo Donini.
Appuntamento che si è svolto alla presenza della presidente
della Regione Umbria, Donatella Tesei, del segretario nazionale
della Cna Sergio Silvestrini, del presidente di Cna Umbria
Michele Carloni, di quello del settore costruzioni Emanuele
Bertini e del direttore del Cresme Lorenzo Bellicini.
Un "paradosso", come lo ha definito Silvestrini, perché da una
situazione "euforica" si è poi ripiombati nella criticità.
L'indagine ha certificato il ruolo di volano del settore nel
trainare il balzo del Pil regionale oltre il 6% nel 2021,
contribuendo con un 30%, con l'occupazione aumentata del 14% e
la produzione del 24%. "Nonostante questa performance - ha
spiegato Silvestrini - decine di migliaia di imprese del settore
rischiano di fallire in quanto non riescono a cedere i crediti
d'imposta legati ai bonus edilizi".
"Il contributo che il settore delle costruzioni ha portato
alla crescita economica dell'Umbria lo scorso anno - ha spiegato
Bellicini - vale 3,5 miliardi di euro".
La Cna, attraverso i suoi rappresentanti, ha lanciato poi un
appello affinché a livello nazionale e locale quindi "si
prendano misure per evitare una crisi economica che sarebbe
drammatica". "Vi siamo vicini in questa battaglia" ha
sottolineato Tesei. "L'edilizia è un settore trainante - ha
aggiunto - e avremmo potuto affrontare questa sfida in modo
migliore se fossimo partiti in tempo". (ANSA).
Cna-Cresme, edilizia trainante ma ora rischio stop
Aumento costo materie prime e blocco cessione credito tra cause