(ANSA) - PERUGIA, 05 AGO - "Non toglieteci l'autobus, con i
tagli lasceremo a piedi le fasce più deboli della nostra
comunità": questo il grido di allarme arrivato durante la
manifestazione contro i tagli al trasporto pubblico locale
decisi dalla Regione Umbria. "Se tagli lasci a piedi anziani,
studenti, lavoratori, ed interi territori, oltre a tagliare
posti di lavoro" hanno sottolineato i rappresentanti di Filt
Cgil e Faisa Cisal che hanno organizzato il sit-in di protesta
in piazza Italia a Perugia.
Per Christian Di Girolamo, segretario regionale Faisa Cisal,
"dal 14 di settembre ancora non sappiamo che servizi andremo a
garantire, ma sicuramente avremo studenti a piedi, autobus
stracolmi". Spoleto, Orvieto, Città di Castello, Foligno le
località dove, secondo i sindacati, i tagli colpiranno
maggiormente. "Si metteranno in ginocchio - ha proseguito Di
Girolamo - comunità piccole in cui il Tpl è di fondamentale
importanza per mobilitare le fasce più deboli. La delibera di
Giunta del 15 giugno è di una gravità assoluta, già determina in
quali comuni verranno fatti i tagli in maniera capillare. Quelli
con meno di 12mila abitanti non avranno più un euro sul Tpl, i
Comuni di Spoleto, Orvieto e Città di Castello vedranno tagliate
la metà delle risorse". (ANSA).
Cgil e Cisal in piazza a Perugia contro i tagli al Tpl
"Rischio di lasciare a piedi le fasce più deboli della comunità"