(ANSA) - PERUGIA, 05 SET - "Mi auguro che quello di
quest'anno sia l'ultimo test per l'accesso alla facoltà di
medicina che si fa": a chiederlo è l'assessore alla Sanità della
Regione Umbria Luca Coletto, Lega, che alla vigilia della prova
ribadisce la sua contrarietà al numero chiuso. "Faccio un grande
in bocca al lupo al migliaio di ragazze e ragazzi iscritti alla
prova presso l'Università degli Studi di Perugia per circa 330
posti" aggiunge parlando con l'ANSA.
Per Coletto "è ora di eliminare un test generico che poco ha a
che fare con la preparazione degli aspiranti dottoressa e
dottori". "Entra chi è fortunato" prosegue. "La programmazione -
prosegue - non può continuare ad essere in capo al ministero
della Sanità, ma a decidere devono poter essere le Regioni che
conoscono il numero di medici di cui necessita il territorio.
Più si accorcia la catena delle decisioni e più si è efficienti,
più passaggi ci sono e più energia si dissipa".
L'assessore sottolinea quindi "la carenza di medici per il
servizio sanitario nazionale, nelle strutture e sul territorio
anche in Umbria". "E se salta la sanità e il sociale - afferma
l'assessore - salta il banco. Il sistema sanitario va
continuamente adeguato alle necessità attuali, ma senza
assolutamente intaccare il fatto che sia e rimanga 'universale'.
La nostra è una popolazione che invecchia e che deve poter
trovare risposte sul territorio per reggere l'urto legato alle
esigenze anche dei sempre più numerosi anziani".
"Vanno anche riviste - sottolinea Coletto - le remunerazioni
dei nostri medici, che sono tra le più basse a livello europeo.
Uno dei motivi per i quali i nostri giovani medici vanno sempre
di più all'estero. Considerando anche che ad esempio in
Germania, gli specializzandi possono accedere ai reparti fin dal
primo anno, mentre qui da noi devono attendere il terzo anno di
specialità".
L'assessore ribadisce quindi la richiesta di eliminare il
numero chiuso. "La selezione - conclude - la farà il merito come
in tutti gli altri ambiti". (ANSA).
Coletto, eliminare test d'ingresso a medicina
"E comunque su numeri decidano le Regioni" chiede Coletto