(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 26 SET - Sono passati 25 anni dal
terribile terremoto che sconvolse l'Umbria e le Marche, causando
11 morti, un centinaio di feriti e migliaia di sfollati, nei 48
comuni delle due regioni.
Assisi fu una delle città che pagò un tributo altissimo in
termini di vittime e di danni al patrimonio artistico, tra cui
il crollo della volta della Basilica superiore di San Francesco
sotto le cui macerie persero la vita due frati e due tecnici che
stavano verificando le conseguenze della prima scossa avvenuta
nella notte.
"Oggi, come sempre, è doveroso - scrive il sindaco Stefania
Proietti - ricordare quei momenti tragici che colpirono al cuore
la nostra città. Ancora sono vivi nella mente e nel cuore il
dolore per la perdita di Bruno Brunacci, Claudio Bugiantella,
padre Angelo Api e Zdzisław Borowiec e per la devastazione di
case e chiese. Coltivare la memoria di quanto accaduto è un
segno di rispetto e un valore da trasmettere alle nuove
generazioni perché, oltre il ricordo e le sofferenze per le
vittime, va raccontata ed esaltata la forza della ripresa, la
capacità di ricostruire le ferite inferte al patrimonio
artistico e immobiliare".
"Dopo quel sisma, la nostra regione diventò più sicura - ha
aggiunto il sindaco - perché la ricostruzione avvenne con
efficacia e in tempi rapidi, si parlò allora del 'modello
Umbria', tanto è vero che per esempio la Basilica di San
Francesco riaprì due anni dopo le scosse. Abbiamo visto che la
ricostruzione dei danni post sisma 2016, che è stato altrettanto
violento, ha ingranato di recente la marcia giusta e per questo
dobbiamo dire grazie all'impegno e alle capacità del commissario
straordinario Giovanni Legnini".
Come ogni anno l'amministrazione comunale partecipa oggi
pomeriggio alla celebrazione eucaristica, durante la novena di
preparazione alla festa del 4 ottobre, in memoria delle vittime
del terremoto di 25 anni fa, alle 18, nella chiesa superiore
della Basilica di San Francesco. (ANSA).
Terremoto 1997, il sindaco di Assisi ricorda le vittime
Ed "esalta la forza della ripresa"