(ANSA) - PERUGIA, 09 OTT - La presenza e il ruolo dello
psicologo nelle cure palliative è stato il tema al centro del
convegno nazionale "La professione dello psicologo e
psicoterapeuta in cure palliative del bambino e dell'adulto. Il
tempo della cura e la cura del tempo", promosso dall'Ordine
degli psicologi dell'Umbria e dal gruppo Psicologi
psicoterapeuti in movimento.
Ne è emerso un impegno per una maggiore presenza degli
psicologi in questo delicato settore, spiegano gli organizzatori
in un comunicato.
Durante i lavori, particolare attenzione è stata dedicata alla
situazione a livello regionale, anche con la presentazione di
una indagine dell'Ordine regionale sugli psicologi operanti in
cure palliative in Umbria, illustrata da Antonella Micheletti
(vicepresidente Opu) che ha permesso di avere un quadro della
situazione regionale e di formulare delle proposte, a partire
dalla necessità di incrementare il numero di psicologi per
meglio rispondere al fabbisogno regionale.
L'analisi dell'Ordine ha arricchito quella, presentata durante
il convegno, della Società italiana di cure palliative,
rappresentata da Loredana Minelli, dalla quale è emersa la
necessità di attivazione e piena operatività di una struttura di
coordinamento della rete regionale di cure palliative.
"I risultati ottenuti fino ad ora - ha detto Michaela Chiodini,
sezione assistenza sanitaria di base, specialistica, tutela
salute materno-infantile, disabilità e riabilitazione - li
dobbiamo anche all'orientamento sulle politiche regionali che
l'ordine degli psicologi ha portato e con cui c'è una
collaborazione che dura da molto tempo".
David Lazzari, presidente dell'Ordine psicologi Umbria e del
Cnop, ha quindi sottolineato come sia alta "l'attenzione al
settore delle cure palliative". "Operare nel fine vita
situazioni che richiedono cure palliative è una sfida
importante" ha detto. (ANSA).
Convegno su presenza e ruolo psicologo nelle cure palliative
Organizzato a Perugia in occasione Psicologia Umbria festival