(ANSA) - PERUGIA, 22 OTT - "Una missione, la nostra, che non
conosce confini": è il messaggio contenuto nella prima lettera
dell'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis, al
clero diocesano in occasione della Giornata missionaria mondiale
2022.
"Caro Confratello - scrive il vescovo - a Sanfatucchio la vista
spazia su colline avvolte di luce.
Una missione, la nostra, che non conosce confini. Me lo ricorda
il giovane africano, incontrato nel carcere di Capanne. Parla
delle sue colpe, del percorso penitenziale che sta facendo,
della speranza di essere accolto domani non più come un
detenuto, ma come un fratello: 'Vorrei potermi sentire a casa,
pur sapendo che quella che ho lasciato è lontana o forse non c'è
nemmeno più. Credo che nella Chiesa non ci siano distanze'.
Penso a don Bruno e, più in generale, all'impegno
dell'Associazione Amici del Malawi.
A don Lucio, che riparte per il Perù, dove, quale frutto del
Sinodo, è stato aperto il Seminario propedeutico pan-amazzonico.
Penso a don Giovanni, disponibile a sua volta a ripartire per
l'America Latina. Penso alla nostra presenza in Kosovo.
Sono soltanto alcune delle tante istantanee di una Chiesa, la
nostra, che vive il mandato del Signore: 'Di me sarete
testimoni' (At 1,8); mandato che Papa Francesco ci riconsegna
nel Messaggio per la Giornata missionaria mondiale che
celebriamo domenica 23 ottobre. Mentre ascolto don Orlando
raccontarmi la sua esperienza in Burundi e la sua attenzione
solidale per la Terra Santa, rilancio a mia volta l'invito alla
preghiera e alla condivisione, affinché ogni comunità senta come
proprio l'impegno dell'evangelizzazione: qui, sul territorio,
come negli angoli del mondo". (ANSA).
Mons. Maffeis al clero, nostra missione non conosce confini
Lettera in occasione della Giornata missionaria mondiale 2022