Umbria

Minoranza Regione, su fotovoltaico umbri penalizzati

Un impianto fotovoltaico in una foto d'archivio

Redazione Ansa

"Oggi in Aula la maggioranza regionale ha confermato, una volta di più, la propria indisponibilità ad apportare correttivi e miglioramenti al regolamento restrittivo che la stessa ha approvato lo scorso luglio sul tema del fotovoltaico". È quanto osservano i consiglieri di minoranza Fabio Paparelli (portavoce), Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Simona Meloni (Pd), Thomas De Luca (M5s), Andrea Fora (Patto Civico) Vincenzo Bianconi e Donatella Porzi (Misto). "La mancanza del numero legale nella seduta odierna - aggiungono, in una nota della Regione - certifica che il governo regionale ha portato tutta la maggioranza, anche quella apparentemente contraria, ad evitare che si potessero apportare modifiche e miglioramenti al testo, così da spuntare condizioni maggiormente favorevoli per i cittadini e le imprese rispetto all'installazione di impianti fotovoltaici". "Rimangono quindi in vigore limiti e vincoli restrittivi inaccettabili - sottolineano - specie nelle aree industriali anche dismesse, tali da rendere paradossale anche l'annuncio del pacchetto di incentivi, da 25 milioni di euro, che sarà presentato domani, dato che risulterà evidentemente condizionato e limitato nella sua concreta applicazione dal regolamento stesso". Per la minoranza "si tratta di un vero e proprio atteggiamento schizofrenico che nasce come conseguenza della profonda divisione che sta lacerando la maggioranza in attesa che la stessa proceda a rimpasti e cambi di poltrone. A fronte di ciò - rilevano i consiglieri - rimane grande il rammarico per aver provato, senza riuscirci, a fare in modo che lo sviluppo del fotovoltaico diventasse maggiormente estensivo anche favorendo gli impianti di autoconsumo in siti alternativi rispetto a quelli soggetti a vincoli ambientali e paesaggistici". "Ma è ormai chiaro - concludono - che la Giunta Tesei e la sua maggioranza, pur di non dare ragione alle forze di minoranza, è disposta a fare anche un torto ai suoi stessi cittadini".

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