(ANSA) - PERUGIA, 13 DIC - Sarebbe riuscita ad immettere sul
mercato, in otto mesi, oltre 150 chili di cocaina la presunta
associazione per delinquere nei confronti della quale la squadra
mobile di Perugia ha dato esecuzione a misure cautelari disposte
dal gip di Perugia, su richiesta della locale Procura nei
confronti di quindici persone, 11 albanesi. Per nove è stata
disposta la custodia in carcere, per quattro gli arresti
domiciliari e per due l'obbligo di dimora.
L'operazione - che ha interessato i territori di Foligno,
Spoleto, Terni, Rimini e Bologna - è stata condotta dalla
squadra mobile di Perugia con il supporto di quelle di Terni, di
Rimini di Bologna e di Macerata nonché dei Reparti prevenzione
crimine Umbria - Marche, Toscana, Abruzzo e di unità cinofile.
Nel corso delle indagini, avviate nel maggio del 2020, la
polizia giudiziaria ha altresì proceduto all'arresto in
flagranza - è detto in un comunicato della Procura - di 22
persone, al sequestro di circa nove chili di cocaina, due di
eroina, due pistole con 139 proiettili, quattro auto e circa
13.000 euro.
Secondo gli inquirenti le figure ritenute apicali
dell'organizzazione avevano attivato una serie di canali, anche
esteri, di rifornimento della cocaina. La droga, una volta
giunta sul territorio, veniva "lavorata" da uomini di fiducia
che procedevano al successivo confezionavano delle dosi; la
distribuzione al dettaglio era poi curata dalle "cellule di
spaccio", dislocate in diversi territori, tra i quali Perugia,
Foligno, Spoleto, Terni, Macerata, Rieti e Cattolica.
In caso di arresto, l'organizzazione - ha accertato la polizia
- provvedeva a fornire assistenza legale e, una volta usciti dal
carcere, denaro per far fronte alle spese e come ricompensa per
la fedeltà.
I proventi illeciti sono stati stimati in diversi milioni di
euro e sarebbero stati reinvestiti oltre che in attività
commerciali in Umbria anche in Albania, in particolare in
attività ricettive, site nelle località balneari più rinomate.
(ANSA).
Più di 150 chili cocaina su mercato, arresti polizia
Presunto gruppo forniva anche assistenza legale ad arrestati