Umbria

Pastorelli, telecamere in strutture anziani,disabili e bimbi

"Prevedere obbligo in case di riposo, asili e comunità alloggio"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 16 DIC - "Prevedere l'obbligo di telecamere in case di riposo, asili nido e in comunità alloggio per garantire la sicurezza di anziani, disabili e bambini: questo l'obiettivo che ci siamo prefissati e sul quale oggi sono intervenuti anche il Segretario federale della Lega Matteo Salvini e il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, ribadendo il loro impegno in tale direzione". È quanto chiede al Governo nazionale il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Stefano Pastorelli in "seguito a presunti casi di maltrattamento ai danni di disabili che sembrerebbero essere emersi oggi in una struttura del perugino". "Un ringraziamento alle forze dell'ordine - prosegue Pastorelli, in una nota della Regione - che al termine di una intensa attività di indagine hanno arrestato tre operatori con l'accusa di maltrattamento ai danni di persone con disabilità ospitate in una comunità alloggio di Perugia. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire episodi di abusi fisici e psicologici grazie all'installazione nella struttura di telecamere. Purtroppo non è la prima volta che accade in Umbria come nel resto d'Italia. Se questa ipotesi investigativa fosse confermata si tratterebbe dell'ennesimo episodio di umiliazioni e vessazioni perpetrate nei confronti dei più deboli, persone con disabilità in questo caso, che non possono difendersi o denunciare prontamente l'accaduto. Spesso sono i familiari ad accorgersi degli abusi in seguito alle conseguenze fisiche o psicologiche riportate dal loro caro".
    "Come Lega - sottolinea Pastorelli - da tempo stiamo lavorando per far sì che ci sia un impegno del Governo nazionale a prevedere l'obbligatorietà di sistemi di videosorveglianza in asili, scuole, case di riposo e comunità alloggio. Telecamere che possano fungere da deterrente a questi atti spregevoli ed eventualmente consentire di individuare prontamente i responsabili. Siamo convinti che il 99,9 per cento di insegnanti, educatori e operatori facciano bene il loro lavoro, con professionalità, rispetto e amore nei confronti dei bambini e degli anziani e che da questo provvedimento non abbiano nulla di cui temere. Purtroppo ci sono delle 'mele marce' che vanno identificate e punite". (ANSA).
   

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