Concerto di Natale in fabbrica a luci spente al lume di cento candele, con il palco fra i bancali degli oltre 4.000 metri quadrati di Ceramiche Noi, azienda di Città di Castello divenuta simbolo di resilienza dopo che i dipendenti hanno deciso di rimodulare in estate gli orari di lavoro con le turnazioni all'alba per contenere i costi energetici.
I forni, accesi per non compromettere la produzione, hanno abbassato il volume e lasciato spazio alla musica del maestro Fabio Battistelli, clarinetto solista e del Quartetto D'Archi Gianfranco Contadini, violino, Chiara Antognelli, violino, Irene Mambrini, Viola e Stefano Coco, violoncello. Da Beethoven a Mozart, da Monti a Morricone, il concerto, patrocinato dal Comune con il sostegno di LegaCoop, si è concluso sulle note di "Happy Christmas" di John Lennon, in un coro che ha coinvolto i presenti, fra cui il sindaco, Luca Secondi, il vescovo, Luciano Paolucci Bedini e il presidente Legacoop Produzione e Servizi Umbria, Matteo Ragnacci.
Samuela Marzà, dipendente e socia fondatrice della cooperativa Ceramiche Noi (22 dipendenti, 11 dei quali in cooperativa) ha letto una lettera di Natale con la firma di tutti i colleghi indirizzata idealmente ai "potenti della terra", per riflettere su caro energia, guerra, povertà e precarietà nel mondo del lavoro.
"Europa, governo, istituzioni, associazioni, cittadini - ha detto - tutti insieme possiamo e dobbiamo davvero cambiare le cose e tornare ad essere un popolo unito, solidale, rispettoso dell'ambiente che ci circonda, della vita e delle persone".
Il sindaco ha sottolineato il "valore simbolico straordinario" del concerto: "Loro, con la storia davvero commovente di resilienza, capacità e determinazione - ha detto - ora più che mai sono il simbolo di un comparto, nello specifico quello della ceramica, ma più in generale dell'Italia che produce e che lavora, fra mille difficoltà ma con la speranza di uscire da questa situazione difficile a testa alta con l'aiuto e il coinvolgimento di tutti a livello istituzionale".
Un video-messaggio è stato poi inviato da Moni Ovadia.
"L'esempio che ci dà oggi questa cooperativa - ha scritto, fra l'altro - mostrando uno spirito collettivo, è un esempio straordinario".