(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 29 DIC - Si concentrano sul
rispetto della normativa in tema di incidenti sul lavoro le
indagini avviate dopo la morte in seguito alla caduta in uno
scavo, ieri, di un operaio di 36 anni originario della provincia
di Avellino dipendente di una ditta impegnata nei lavori di
scavo-manutenzione di un metanodotto in località Podere Caiano,
nel comune di Orvieto. Lo ha reso noto la Procura di Terni
annunciando l'iscrizione nel registro degli indagati "quale atto
dovuto" in vista degli accertamenti medico-legali di datori di
lavoro e preposti di cantiere.
L'obiettivo - si legge in una nota del procuratore Alberto
Liguori - è di "perimetrare eventuali responsabilità penali tra
società appaltatrice dei lavori e società subappaltatrici". In
particolare sull'eventuale mancato rispetto delle norme che
prevedono, sempre secondo il magistrato, la "presenza
obbligatoria" di apposite transenne ai lati dello scavo per
prevenire le cadute e sull'effettiva dotazione dei dispositivi
di protezione individuali.
La Procura ha reso noto che l'operaio è risultato dipendente
della ditta Ispea srl impegnate nei lavori sul metanodotto
gestito dalla Snam. La sua morta è stata causata da un "trauma
cranico da precipitazione tenuto conto della profondità dello
scavo", circa cinque metri. L'uomo è stato soccorso da alcuni
colleghi ma quando è arrivato il personale del 118 il
trentaseienne era già morto. Il pm che coordina l'indagine ha
disposto l'esame esterno del cadavere e in base ai risultati
deciderà se procedere o meno all'autopsia. (ANSA).
Operaio morto in Umbria, si indaga su rispetto norme lavoro
Magistrato vuole accertare se usati tutti strumenti sicurezza