Umbria

In quattro interrano rifiuti e eternit nel giardino di una villa

I carabinieri bloccano smaltimento di 150 tonnellate materiale

Redazione Ansa

(ANSA) - CASTIGIIONE DEL LAGO (PERUGIA), 10 AGO - Sono stati sorpresi a interrare con un escavatore nel giardino di una villa nella zona di Castiglione del Lago circa 150 tonnellate di rifiuti ritenuti speciali e pericolosi (tra cui alcune lastre di eternit) derivanti dai lavori di ristrutturazione di edifici. Si tratta di quattro persone denunciate a piede libero dai carabinieri forestali della stazione di Passignano sul Trasimeno.
    La pattuglia impegnata in un controllo del territorio, si trovava a transitare nella frazione di Panicarola quando ha notato i lavori nell'area di un edificio in fase di ristrutturazione. Dagli accertamenti - riferisce l'Arma - risultava che l'abitazione era stata acquistata recentemente.
    Secondo i carabinieri i rifiuti derivanti dai lavori venivano mescolati a delle lastre di eternit ed interrati nel terreno adiacente. I proprietari avrebbero successivamente ricoperto tutto il materiale con terreno vegetale per favorire la semina del prato per il loro futuro giardino.
    L'intervento dei militari ha bloccato però i lavori e l'area è stata messa sotto sequestro successivamente convalidato dal pubblico ministero.
    I carabinieri forestali hanno anche chiesto l'intervento della Usl per verificare se le lastre rinvenute fossero effettivamente eternit, come confermato successivamente - si legge ancora nella nota - dagli stessi per cui emerge un "grave danno all'ambiente oltre a enormi rischi per la salute corsi dal conducente dell'escavatore e dai proprietari presenti nelle fasi di interramento".
    L'Arma sottolinea che i presunti responsabili hanno ora l'obbligo di rimuovere tutte le 150 tonnellate di rifiuti per essere bonificati dall'amianto con un costo che si presume potrebbe aggirarsi intorno ai 100 mila euro, oltre le sanzioni penali.
    Resta invece ancora da chiarire quale sarebbe stato l'utilizzo o la destinazione finale dell'immobile da parte dei proprietari. "Tale da giustificare - concludono i carabinieri - un comportamento così grave a carico della salute pubblica e dell'ambiente". (ANSA).
   

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