Umbria

Bori, serve una mobilitazione ampia e democratica sulla sanità

Il Pd chiederà di sottoscrivere una proposta di legge regionale

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 31 AGO - "Il Partito democratico dell'Umbria, forte della campagna di mobilitazione lanciata dalla segretaria nazionale, Elly Schlein, su lavoro, sanità, diritti, difesa del Pnrr, lotta alle diseguaglianze e contrasto della riforma Calderoli, intende aprirsi ad un confronto vero e propositivo con quanti intendono condividere l'opportunità di avviare, senza steccati e preconcetti, una mobilitazione ampia e democratica, basata su proposte e azioni concrete, a difesa della salute e della sanità pubblica": così il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd-vice presidente della commissione Sanità) secondo il quale "in gioco c'è il futuro di tutti noi".
    "Stiamo parlando - sottolinea - della cosa a noi più cara, senza la quale nulla ha valore: la nostra salute. Dobbiamo difenderla rivendicando il valore di una sanità pubblica e universalistica che sia all'altezza dei bisogni di cura e assistenza dei cittadini".
    "Per questo motivo - prosegue Bori, ricordando anche il suo ruolo di segretario regionale del Partito - non pensiamo di limitarci alla sola protesta. Chiederemo a tutte e tutti di mobilitarsi attivamente e di sottoscrivere una Proposta di legge regionale, che approderà poi in Parlamento, pensata per arginare il progressivo smantellamento della sanità pubblica e invertire la rotta della privatizzazione. Chiederemo al Governo - spiega - di destinare almeno 4 miliardi in più l'anno, per 5 anni, al Fondo sanitario nazionale, fino a raggiungere, nel 2027, il 7,5 per cento in rapporto al Pil. Un dato che ci porterebbe in linea con gli altri Stati europei. Vogliamo fare in modo che le Regioni non debbano più sottostare ai vincoli imposti dalle leggi nazionali sui tetti alle assunzioni affinché si ponga fine al fenomeno dilagante della precariato sanitario e dei 'gettonisti'. Occorre inoltre fermare il disegno di legge Calderoli sull'Autonomia differenziata, che taglia risorse alla sanità e al sociale e punta ad alimentare la sperequazione territoriale tra nord, centro e sud Italia". (ANSA).
   

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