Umbria

Un giovane umbro su 2 ha almeno una volta giocato d'azzardo

Il quadro regionale in un convegno a Perugia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 12 SET - Quasi il 57% degli studenti umbri, tra i 15 e i 19 anni, ha giocato d'azzardo almeno una volta e circa il 51% lo ha fatto nell'ultimo anno. Sono i dati (elaborati dal Cnr) emersi nel corso del convegno "Il gioco d'azzardo e altri comportamenti a rischio tra i giovani: il quadro regionale e le possibile strategie d'intervento", che si è tenuto a Perugia, organizzato dalla Regione e dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica in collaborazione con Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria.
    In generale, sono soprattutto gli studenti di genere maschile (nel 2022 erano il 57,4% contro il 43,8% femminile) a riferire di aver praticato giochi d'azzardo.
    Nel 2022, il 9,3% degli studenti giocatori nell'anno presenta un profilo di gioco "a rischio" (10,1% in Italia) mentre il 5,4% "problematico". I valori - misurati attraverso il test di screening South Oak Gambling Scale - Revised for Adolescents-regionali sono in linea con quelli nazionali.
    Elisa Benedetti, dell'istituto di Fisiologia clinica del Cnr, ha illustrato "I comportamenti a rischio della popolazione studentesca umbra di 15-19 anni: i dati dell'indagine Espad 2022". Emerge che l'83% degli studenti ha consumato almeno una bevanda alcolica nella vita. Sono soprattutto studentesse, mentre il consumo frequente riguarda soprattutto i ragazzi.
    Quasi il 41% degli studenti in Umbria afferma di essersi ubriacato, almeno una volta, tanto da barcollare.
    Circa la metà degli studenti 15-19enni ha utilizzato tabacco almeno una volta mentre circa un quinto lo utilizza quotidianamente. Tra le studentesse si osservano prevalenze maggiori; la percentuale di ragazze che hanno fumato quotidianamente nell'ultimo anno, inoltre, risulta maggiore rispetto alla prevalenza osservata tra tutte le studentesse a livello nazionale.
    Nell'ultima rilevazione si osserva la prevalenza più bassa mai osservata, insieme a quella del 2018. Dal 2011, le percentuali regionali risultano quasi sempre più elevate rispetto a quelle nazionali.
    Poco meno di un quinto degli studenti residenti in Umbria ha utilizzato almeno una volta nella vita psicofarmaci senza prescrizione medica, con percentuali femminili che risultano almeno doppie. (ANSA).
   

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