Umbria

In Umbria un nuovo Sportello per la solidarietà energetica

A Città di Castello il progetto di Banco Energia e Jti Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 SET - La solidarietà energetica fa tappa in Umbria, a Città di Castello con uno Sportello energia,dedicato agli abitanti della città per approfondire le tematiche dell'energia e del risparmio energetico promosso da Fondazione Banco dell'energia e JTI Italia.
    Il progetto, presentato oggi presso la Sala Consiliare del Comune di Città di Castello, rientra nell'ambito dell'iniziativa "Energia in periferia - Umbria",per supportare le famiglie a rischio di povertà energetica residenti nelle zone periferiche delle città.
    Lo sportello è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Città di Castello e sarà gestito dalle Associazioni dei Consumatori Adiconsum e Unione Nazionale Consumatori Umbria.
    All'evento di presentazione sono intervenuti Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, Lorenzo Fronteddu, corporate affairs & communication director di JTI Italia, Giancarlo Monsignori, presidente Adiconsum Umbria, Damiano Marinelli, presidente Unione Nazionale Consumatori Umbria e Silvia Pedrotti, responsabile fondazione Banco dell'energia.
    "L'apertura a Città di Castello di uno sportello energia dedicato alle questioni legate ai costi che devono sostenere in particolare le famiglie e le imprese rientra in un progetto complessivo di messa in atto di strumenti concreti a portata dei cittadini", ha commentato Secondi, "in particolare di coloro che si trovano sempre più in difficoltà".
    In Umbria, già sostenuti 160 nuclei familiari - 80 nel Comune di Gubbio e 80 nel Comune di Gualdo Tadino - attraverso il sostegno diretto al pagamento delle utenze e con un percorso di educazione e consapevolezza energetica.
    "La gestione consapevole dei propri consumi è un passo fondamentale nel contrasto al fenomeno della povertà energetica", ha commentato Silvia Pedrotti.
    "Lo sportello fa leva sulla consapevolezza delle persone, non solo per aiutarle a ridurre i propri consumi, ma anche trasmettendo loro gli strumenti per essere più sostenibili.
    Consumare di meno, infatti, significa inquinare di meno ed è quindi un piacere aver contribuito alla messa a terra di un'iniziativa che fa bene sia alle persone sia all'ambiente", dice "Lorenzo Fronteddu. (ANSA).
   

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