(ANSA) - TERNI, 23 SET - Nella prima metà degli anni '80
Giorgio Napolitano era parlamentare nonché responsabile della
politica internazionale del Pci e dopo un'intervista in una
radio locale di Terni, l'ex sindaco di Narni Giulio Cesare
Proietti lo accompagnò ad Amelia, a casa di un suo grande amico,
Luciano Lama. Ciascuno alla guida della sua auto.
Aneddoti che riaffiorano dopo la scomparsa del presidente
emerito della Repubblica.
"Invitammo a una trasmissione di Radio Galileo Napolitano -
spiega l'ex sindaco - che era a Terni per una iniziativa
politica e lui venne, con grande disponibilità. La trasmissione
era in diretta, durava tutta la mattinata, e si doveva
rispondere alle domande che arrivavano al telefono. Ricordo
anche un gran caldo opprimente: Giorgio Napolitano rispose con
gentilezza a tutti gli ascoltatori, pur sudando e accusando come
noi quelle temperature. Era davvero un grande lavoratore, sapeva
faticare ma senza mai perdere il suo stile, la signorilità e la
grande cordialità che lo contraddistinguevano".
"Quella fase politica - ricorda ancora Proietti - era segnata
da una certa austerità, da un rapporto con i socialisti che
viveva fasi alterne, anche da critiche verso gli articoli che
Enrico Berlinguer scriveva su L'Unità. Napolitano, in questo
contesto, era un amendoliano e venne a Terni, città ingraiana,
per una iniziativa politica evidentemente importante".
Dopo la trasmissione radio, Proietti fece strada con la sua
auto a quella di Napolitano, per andare ad Amelia a casa di Lama
che al tempo non era ancora sindaco della città. "Fra loro -
sottolinea - c'era una grande amicizia e sicuramente sintonia
politica, si sentivano spesso e poi nel tempo ho saputo che era
tornato altre volte a trovarlo ad Amelia. Parliamo di due grandi
personaggi che hanno fatto la storia italiana". (ANSA).
Napolitano da Lama e quel finestrino aperto sul viadotto
'Va piano perché teme per la mia incolumità?' disse Napolitano