Umbria

Don Briziarelli nuovo parroco della cattedrale di Perugia

Il presule: 'La parrocchia è la tenda di Dio tra le case'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 01 OTT - Si è svolta domenica primo ottobre la celebrazione eucaristica, presieduta dall'arvivescovo, Ivan Maffeis, di ingresso del parroco della cattedrale di San Lorenzo di Perugia, don Marco Briziarelli, alla presenza di numerosi fedeli e di diversi rappresentanti delle istituzioni.
    Concelebranti sono stati, oltre don Marco Briziarelli, mons.
    Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo dei Canonici della Cattedrale, e don Vittorio Bigini, prossimo neo parroco di San Sisto; celebrazione animata dalla rinnovata corale "Laurenziana" della Cappella musicale del duomo.
    La cattedrale perugina - spiega l'archidiocesi - torna, dopo più di 40 anni, a svolgere attività pastorali parrocchiali, unendo a sé le parrocchie del centro storico: Santi Lucia e Andrea in Cattedrale, San Fiorenzo, Santi Simone e Giuda Taddeo al Carmine e Santa Maria Nuova, costituenti la Prima unità pastorale dell'archidiocesi, guidate, fino allo scorso 30 settembre, da don Calogero Di Leo.
    Dopo la presentazione del nuovo parroco, si sono svolti i suggestivi riti d'ingresso terminati con la consegna simbolica delle chiavi della cattedrale da parte dell'arcivescovo al parroco.
    "La parrocchia - è uno dei passaggi dell'omelia dell'arcivescovo - è la tenda di Dio piantata tra le case degli uomini. Tenda che viene aperta sui quattro lati, a tutti coloro che abitano il territorio, è la vigna, direbbe il Vangelo di oggi, nella quale il Signore chiama ciascuno di noi a dare il suo contributo con la sua sensibilità, preparazione e competenza". "Oggi per realizzare qualcosa di buono, a partire da noi stessi, per il prossimo, dobbiamo impegnare la nostra libertà in scelte di responsabilità evitando di frammentarci in tante piccole scelte, approfittando delle circostanze che la vita ci mette davanti".
    Don Briziarelli ha chiesto ai parrocchiani "comunione e servizio che ci permettano il coraggio dei passi, quel 'coraggio dei passi' che il nostro arcivescovo ci ha consegnato nella lettera pastorale. So di dovervi essere padre, ma davanti alla mia famiglia mi consegno come figlio e sono anche figlio vostro.
    Cerchiamo di camminare insieme, in una comunione che ci renda creativi, che ci faccia intuire lo Spirito Santo dove vorrà portarci". (ANSA).
   

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