(ANSA) - PERUGIA, 08 OTT - Chiede che "la politica sia
unanime nella ferma condanna dell'episodio" il segretario della
Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, che interviene dopo che
"venerdì scorso" in un liceo della provincia di Perugia due
studenti minorenni sarebbero stati aggrediti dagli attivisti del
movimento Fridays for future, fondato da Greta Thunberg, che
volevano impedire loro di entrare a scuola per seguire le
lezioni". Episodio del quale si è già parlato sui media locali
dai quali è emerso che i due ragazzi coinvolti sono stati già
convocati dalla dirigente dell'istituto per un confronto alla
presenza dei genitori.
Marchetti - in un comunicato - parla di "un episodio
vergognoso che, se confermato, testimonia il dramma che la
nostra società sta attraversando per colpa di una certa sinistra
arrogante che vuole imporre il pensiero unico e demonizza
chiunque abbia un'opinione diversa". "A quanto pare - aggiunge -
i presunti responsabili dell'aggressione frequentano il quinto
anno di liceo e sarebbero pertanto maggiorenni. E' giusto quindi
che rispondano di ciò che hanno fatto e vengano puniti. Se i
picchiatori avessero aderito ad un qualsiasi movimento
alternativo alla sinistra, oggi tutta l'opinione pubblica
sarebbe indignata e parlerebbe della necessità di arginare il
neofascismo anche nelle scuole. Auspico che, allo stesso modo,
la politica sia unanime nella ferma condanna dell'episodio.
Protestare è un diritto, farlo in modo pacifico è un dovere
morale che i ragazzi devono imparare sin dall'adolescenza
chiunque è libero di scendere in piazza e far sentire la propria
voce, con massimo rispetto di chi invece la pensa in modo
diverso. Il dibattito sul clima sta diventando esasperato e
rischia di avvelenare la società: è inaccettabile che chi non
aderisce alle proteste dei seguaci di Greta e preferisce
studiare, venga picchiato a nome della Lega Umbria esprimo
solidarietà ai due studenti vittime dell'aggressione e alle loro
famiglie". (ANSA).
Lega Umbria condanna presunta aggressione studenti
'Attivisti Fridays for future volevano impedire ingresso'