(ANSA) - PERUGIA, 09 NOV - Esprimono in Umbria un valore
della produzione di 80 milioni di euro le 15 attività workers
buyout legate a Legacoop Umbria, realtà, operanti in settori
diversi di produzione nate da iniziativa dei dipendenti che
hanno preferito costituire delle cooperative per rilevare
l'azienda, o un ramo di essa, altrimenti destinata alla
chiusura. Mantenendo l'attività produttiva ed il proprio posto
di lavoro.
"Negli ultimi anni - spiega Danilo Valenti presidente di
Legacoop Umbria in una nota dello stesso organismo - abbiamo
salvato 386 posti di lavoro che rischiavano di scomparire,
salvaguardando competenze e know-how, e con il rapporto diretto
con l'ordine dei commercialisti vogliamo creare sinergie".
L'evento, coordinato da Matteo Ragnacci, presidente di
Legacoop produzione e servizi Umbria, ha visto la partecipazione
del presidente dell'Ordine dei commercialisti Eugenio Guarducci,
della vicepresidente di Legacoop Umbria Liana Cicchi ed esperti
del settore.
Presentate, durante il seminario, anche esperienze e casi
reali di cooperative Workers buyout come Ceramiche noi,
cooperativa Gbm e Stile. (ANSA).
In Umbria 80 milioni di valore da cooperative di dipendenti
Sono 15 le attività workers buyout legate a Legacoop