Umbria

'La grande rimonta del Grifo', di Mariano e Garinella

Il ricordo dell'ultima promozione in Serie A del Perugia

'La grande rimonta del Grifo', di Mariano e Garinella

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 30 NOV - In occasione dei 25 anni trascorsi dalla ultima promozione in Serie A del Perugia, dirigenti e calciatori di quello storico campionato sono intervenuti alla presentazione del libro "La grande rimonta del Grifo", scritto dai giornalisti Mario Mariano e Raffaele Garinella, che si è tenuta nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori.
    Testimonianze, aneddoti e videosaluti con i protagonisti di una squadra che, con Ilario Castagner in panchina, recuperò sei punti al Torino in 11 giornate per poi conquistare la promozione nello spareggio contro i granata a Reggio Emilia.
    Milan Rapaic e Antonio Manicone sono intervenuti via Skype, mentre in sala erano presenti Alessandro Cucciari, Sandro Tovalieri, Andrea Cottini, Riccardo Gaucci, Federico e Laura Castagner, il medico sociale Giuliano Cerulli, l'assistente spirituale Padre Mauro Angelini, all'epoca semplice tifoso che ha ricordato di essere partito per Reggio Emilia dopo una discussione con la fidanzata che aveva prima di intraprendere il percorso religioso.
    I conduttori della serata, Marco Taccucci e Francesco Bircolotti, hanno chiamato a dare testimonianza i giornalisti Elio Clero Bertoldi, Stefano Dottori e Massimo Boccucci, il fisioterapista Renzo Luchini, lo storico segretario Ilvano Ercoli, con il contributo istituzionale dell'assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, e del consigliere provinciale di Perugia Erika Borghetti.
    Il libro si sofferma su molti aspetti, accantonati dal calcio attuale come per esempio un più diretto contatto dei media con calciatori, allenatori e dirigenti. Svelati da Tovalieri anche alcuni retroscena legati allo spogliatoio e al rigore decisivo realizzato contro il Torino: "Prima dell'arrivo di Castagner litigavamo tutti i giorni, poi siamo diventati amici e un gruppo coeso proprio grazie al mister. Quando andai sul dischetto - ha aggiunto - presi la decisione, visto che ero molto stanco, di calciare di forza con quel che mi restava delle energie. Avessi cercato la precisione, avrei sbagliato e non saremmo qui".
    (ANSA).
   

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