Umbria

Uil pensionati, mobilitazione finché non ci saranno risposte

'Non ci sono spallate' annuncia Barbagallo a Perugia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 04 DIC - "Fino a quando non risponderanno alle nostre richieste ci sarà la mobilitazione in tutti i modi possibili. Non ci sono spallate. Il governo durerà cinque anni? Noi faremo cinque anni di tentativi per avere risposte sulla nostra piattaforma unitaria": lo ha detto il segretario generale nazionale Uil pensionati Carmelo Barbagallo parlando di una manovra che "non soddisfa" e di un governo che ancora "non risponde". Lo ha fatto a Perugia dove ha partecipato al consiglio regionale della Uil pensionati dell'Umbria.
    "Nonostante l'attacco al diritto di sciopero abbiamo riempito le piazze di tutto il Paese e ricominceremo se non ci daranno le risposte che ci servono" ha detto ancora Barbagallo. "I pensionati hanno bisogno di recuperare il potere di acquisto - ha sottolineato - e questo si può fare non solo adeguando le pensioni, perché non è un aumento ma solo un parziale recupero dell'inflazione dell'anno precedente".
    Per Barbagallo c'è poi la questione sanità, con in particolare le liste di attesa "che si sono nuovamente allungate". "Perché - ha sostenuto - questo governo non vuole utilizzare il Mes a cui invece dovrà dare il consenso perché ci sono in ballo 36 miliardi per la sanità. Ogni volta che andiamo a parlare delle liste di attesa, della legge per la non autosufficienza e per tutte le questioni della riforma sanitaria ci dicono che non ci sono i soldi e che non prendono quelli del Mes perché a debito. E perché tutti gli altri sono a credito invece?".
    Sul fronte Parlamento, invece, dopo le oltre 600 lettere (una per ciascun parlamentare) consegnate per esprimere "grande preoccupazione" circa le politiche in atto e quelle future rivolte alle persone anziane e pensionate, Barbagallo ha spiegato di avere "avuto singole risposte e non tanto rassicuranti". "Perché - ha aggiunto - torniamo sempre allo stesso problema, quello della mancanza di soldi. Noi gli abbiamo detto dove prenderli, ad esempio nei profitti fatti in questo ultimo periodo da multinazionali e finanziarie, ma non lo vogliono fare. Li vogliono prendere sempre e soltanto sui pensionati e lavoratori perché questa è la cosa più facile che gli viene". (ANSA).
   

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