(ANSA) - PERUGIA, 09 DIC - Carolina è allieva vigile del
fuoco, in formazione, momentaneamente, al comando di Perugia,
Claudio capo reparto nella stessa caserma. Ordinaria
amministrazione se non fosse per il loro cognome, Temperoni,
figlia e padre accumunati dall'amore per la divisa.
Per i vigili del fuoco l'integrazione delle donne anche nei
ruoli operativi è una realtà consolidata da tempo, come non di
rado capita che i figli seguano le orme dei padri (cinque solo
nell'ultimo corso).
A Perugia Carolina Temperoni, 25 anni, ha seguito il modulo
per sapere come comportarsi negli interventi Nbcr Ora si
appresta a tornare alle scuole centrali antincendio di
Capannelle, a Roma. Sarà operativa da luglio prossimo dopo il
giuramento. "Il sogno è tornare qui ma sono consapevole che il
percorso sarà lungo" confida. "Con i carabinieri sono stata per
due anni in Sicilia - ricorda -, un'esperienza che mi sarà
preziosa". "Quello con i vigili del fuoco è stato un
addestramento a tutto campo - spiega ancora l'allieva -, dalle
classiche scale alle prove ginniche e in piscina. Perché da
operativi ci vorrà tanta esperienza e preparazione".
Al fatto che nella caserma avrebbe trovato il padre,
Temperoni era "preparata". "Ti senti a casa" sottolinea.
"Discriminazioni? Mai, nessuna. Per me non esistono lavori solo
per gli uomini o per le donne" aggiunge.
La possibilità che Claudio Temperoni possa un giorno trovarsi
a comandare la figlia è remota ma c'è. "Potrebbe tornare e forse
lavorare con me - afferma - ma non farebbe alcuna differenza
anche se certo c'è sempre il rapporto padre-figlia".
"Se un giorno dovessi ricevere un ordine da mio padre? In
caserma si esegue e basta. Ma a casa non rispondo di certo 'agli
ordini...'" conclude sorridendo l'allieva vigile del fuoco
Carolina Temperoni. (ANSA).
Carolina, vigile del fuoco sulle orme di papà
Ex alpina che ama il mare, allieva sogna il soccorso acquatico