(ANSA) - PERUGIA, 11 DIC - "I numeri dell'Agenas sulla
mobilità sanitaria smascherano il bluff e certificano quello che
abbiamo detto da sempre, ovvero che il sistema sanitario
regionale arretra vertiginosamente costringendo i cittadini a
scappare nelle regioni limitrofe per farsi curare": a dirlo è il
vicepresidente della commissione Sanità dell'Assemblea
legislativa dell'Umbria, Tommaso Bori (Pd), commentando l'ultima
indagine di Agenas che - dice - "restituisce un quadro desolante
dell'Umbria, aggravato dalle scelte della Regione, che non
costringono solo i cittadini a scappare ma gli stessi
professionisti sanitari o dirigenti, portando le strutture
sanitarie in una instabilità ormai atavica".
"I numeri restituiscono la realtà più di ogni altro
ragionamento - spiega Bori in una nota della Regione - e Agenas
dice che nel 2022 il saldo economico è passivo per la mobilità
sia sul fronte dei ricoveri che delle prestazioni.
"Non esiste modo di giustificare questa fotografia impietosa
- continua Bori - che non fa che avvalorare la nostra battaglia
e la nostra mobilitazione. Scelte sbagliate o rimandate stanno
portando l'Umbria indietro e gli umbri non ne possono più. Liste
d'attesa, sanità pubblica sempre meno accessibile, fuga di
professionisti e dirigenti stanno mettendo alla prova il sistema
sanitario regionale, pubblico e gratuito, che dobbiamo difendere
a tutti i costi. Per questo continua la mobilitazione sanitaria
che, come Pd e con le altre forze politiche di opposizione,
stiamo portando avanti su tutto il territorio". (ANSA).
Bori (Pd), Agenas 'smaschera il bluff' sulla sanità
'Un umbro su cinque si cura fuori regione'