(ANSA) - PERUGIA, 13 DIC - "Abbiamo avuto la prova di come la destra stia lavorando per chiudere la struttura complessa di cardiochirurgia a Terni accorpandola a Perugia. Non c'è altra spiegazione per la clamorosa bocciatura, avvenuta senza alcun dibattito e senza alcuna giustificazione, della proposta di emendamento al Defr della Regione Umbria che intendeva garantire l'attività del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Santa Maria di Terni": lo dichiara il consigliere regionale Thomas De Luca, M5s, facendo riferimento ai lavori dell'Assemblea legislativa.
"Il reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Terni, da sempre considerato un'eccellenza - sostiene De Luca in una nota -, al momento sconta una carenza di personale che ne mette gravemente a rischio la prosecuzione dell'attività: appena sei professionisti, compreso il responsabile facente funzione. Di questi solo due sono primi operatori, un numero veramente esiguo, senza contare che nei periodi di assenza per ferie o malattia la situazione diventa estremamente difficile. Nel caso l'organico perdesse un'altra unità, sarebbe a rischio l'esistenza stessa del reparto. Qualcuno vorrebbe chiudere tutti gli ospedali dell'Umbria e concentrare tutto sul Silvestrini. Fare in Umbria un'unica cardiochirurgia con sede a Perugia, però, vuol dire ridurre le aspettative di vita in caso di patologie tempo-dipendenti che, senza i necessari presidi, non possono essere curate. Dopo aver sbattuto le porte in faccia al laboratorio di emodinamica ad Orvieto in nome della ‘vicinanza’ con l'ospedale di Terni si continua a rosicchiare l'osso fino a che non rimarrà più nulla. Quello che dovrebbero capire i nostri colleghi - conclude De Luca - è che la presenza di un reparto di eccellenza all'ospedale di Terni non è interesse solo nostro, ma anche loro”.
De Luca, destra lavora a chiusura cardiochirurgia Terni
'Bocciato mio emendamento al Defr' dice capogruppo M5s