Umbria

Cgil, la provincia di Terni sempre più spopolata ed anziana

'Il potere d'acquisto di salari e pensioni continuaNO a erodersi'

Redazione Ansa

(ANSA) - TERNI, 08 GEN - Un territorio provinciale sempre più spopolato ed anziano. In cui il potere di acquisto di salari e pensioni continua a erodersi e dove il lavoro è per lo più precario e con pochi diritti: è "preoccupante" il quadro tracciato dalla Cgil di Terni per voce del segretario generale Claudio Cipolla.
    "Attualmente - ha detto lunedì in conferenza stampa - contiamo 217 mila abitanti: di questi, 62 mila sono over 65 e 23 mila under 15. L'indice di vecchiaia si attesta al 267%, molto alto rispetto alla media nazionale e in anticipo di 40 anni sulle previsioni fatte nel 2015, che assegnavano all'Umbria un indice di vecchia del 257%, ma nel 2065. Su 30 giovani che terminano gli studi qui, 25 vanno fuori regione per cercare lavoro o a specializzarsi".
    Altra nota dolente, per la Cgil ternana, è rappresentata dalla riduzione del potere di acquisto dei redditi: stipendi e pensioni. "In Umbria l'andamento è più basso della media nazionale e a Terni le retribuzioni sono mediamente inferiori di 3 mila euro rispetto a quelle del territorio di Perugia. A ciò va aggiunto che in provincia di Terni ci sono circa 6 mila persone che vivono sotto la soglia di povertà".
    Nel 2023 la Cgil ha dato seguito a tutta una serie di mobilitazioni, sfociate poi nello sciopero generale. "La nostra azione da qui in avanti verterà su quattro assi fondamentali: salute, lavoro, sviluppo e sociale. Come sindacato - ha concluso Claudio Cipolla - abbiamo rafforzato la presenza nelle nostre 37 sedi e incrementato i servizi di tutela e individuali. Tutto ciò si è tradotto in un aumento degli iscritti ma anche delle pratiche: ben 50 mila quelle aperte nel 2023. La realtà è che, nonostante c'è chi la pensi diversamente, il sindacato serve, eccome". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it