Umbria

Laura Santi, sul fine vita siamo sempre a un tanto così da una legge

'Tema fine vita né di destra né di sinistra' sottolinea

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 17 GEN - "La questione del fine vita, dell'eutanasia legale, del rispetto delle volontà dei malati o dei disabili gravi ed irreversibili che vogliono autodeterminarsi in piena lucidità non è né di destra né di sinistra": a dirlo è Laura Santi, perugina affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla che ha chiesto di poter completare le procedure per accedere eventualmente al suicidio assistito. "Mi sembra sempre che su questi temi siamo sempre a un tanto così dall'approvazione che però non arriva mai" ha sottolineato parlando con l'ANSA.
    "Due anni fa - ha ricordato Santi, attivista dell'associazione Luca Coscioni - avevamo raccolto un milione e 300 mila firme, un tanto così e la Corte costituzionale non ha ammesso il referendum. In una regione evolutissima come il Veneto per un tanto così non ce l'abbiamo fatta e questo mi frustra tantissimo. Ma la gente vuole una legge sul fine vita perché sa cosa vuol dire avere in casa un malato senza scampo che magari vuole decidere".
    Parlando ancora del voto in Veneto, Laura Santi ha ricordato che "tre astensioni, due della Lega e una del Pd hanno fatto la differenza". "La riprova del fatto che non è una questione né di destra né di sinistra". "Lo stesso presidente Zaia - ha detto ancora - aveva invitato a non fare una scelta politica nel voto ma etica, di vita, di umanità".
    Santi si è quindi detta "avvilita e delusa come dopo la bocciatura del referendum" per il voto del Consiglio Veneto.
    "Esistono comunque le disobbedienze civili - ha proseguito - con attivisti che si sono messi in gioco e rischiano la libertà per tanti malati, ed esistono altre proposte di legge regionali. E' una battuta d'arresto ma non ci fermiamo". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it