(ANSA) - TERNI, 22 GEN - "Sulle dichiarazioni gravissime del
sindaco di Terni, le ennesime, siamo stati costretti ad
abbandonare l'aula": così in una nota congiunta, i gruppi
consiliari di minoranza Masselli sindaco, Fratelli d'Italia,
Forza Italia, Partito democratico, Kenny Innovare per Terni,
Movimento 5 Stelle. "Per noi i luoghi della democrazia cittadina
- proseguono - hanno ancora un valore ed un significato nel
rispetto del quale andrebbe tenuto un profilo assolutamente
opposto a quello che testimonia il sindaco attuale".
"Al di là del deprecabile linguaggio che il sindaco riserva
agli interventi in aula - osservano i gruppi di minoranza -
questa frase è stata pronunciata quando si discuteva di
femminicidi e al gesto delle opposizioni di abbandonare la
seduta, fuori microfono ma udibile chiaramente dallo streaming
ci ha definito 'ipocriti di...'. Riteniamo tali affermazioni
riprovevoli, offensive e talmente retrogradi da non consentirci
la permanenza in aula".
Alle minoranza replica duramente la presidente del consiglio
comunale, e consigliera di Alternativa popolare, Sara
Francescangeli. "Registro con profonda amarezza - afferma -
l'assoluta mancanza di rispetto verso le istituzioni e i
cittadini da parte delle minoranze che hanno inteso lasciare
l'aula. L'importanza dell'argomento è stata particolarmente
sentita dalla maggioranza che ha rinunciato ad un proprio atto,
già pronto, pur di arrivare ad un documento che auspicavamo
condiviso e unitario. Purtroppo così non è stato, in quanto di
fronte ad un fenomeno così drammatico che ogni anno tocca decine
e decine di donne, le minoranze hanno preferito strumentalizzare
la questione, prima soffermandosi sui sofismi e poi cercando di
colpire personalmente il sindaco che pure in aula è stato tra i
promotori del documento e dell'argomento. Ci troviamo di fronte
ad una opposizione che non ha realmente a cuore le ragioni e i
diritti delle donne ma che è solo concentrata su se stessa e
sulla necessità di polemizzare e colpire personalmente le
istituzioni elette dai cittadini ternani. La continua,
persistente, mancata accettazione della volontà popolare, in
democrazia si chiama eversione". (ANSA).
Minoranze Comune Terni, dal sindaco 'parole gravissime'
Per presidente è 'mancata accettazione della volontà popolare'