Umbria

Procuratore generale Perugia contro divieto pubblicazione

'Magistrati mettano solo materiale indispensabile', chiede

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 26 GEN - "Credo che sia fondamentale la tutela dei terzi, soprattutto nella fase delle indagini quando non c'è stato il controllo di un giudice. Attenzione che si dà secondo me non con la censura della stampa ma facendo sì che i magistrati inquirenti mettano in circolazione solo materiale strettamente indispensabile per le indagini": lo ha detto il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, commentando con i giornalisti le nuove norme che regolano la pubblicazione degli atti giudiziari durante la conferenza stampa in vista dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Credo che la strada non sia quella del divieto di pubblicazione dell'ordinanza", ha aggiunto.
    "Detto questo - ha sostenuto Sottani - ci sono anche molti aspetti positivi che ho sempre segnalato come la tracciabilità delle notizie e il divieto di un mercanteggiamento sotterraneo.
    Io credo che se dovesse passare un divieto secco potrebbe riportare a questo ultimo".
    Il procuratore generale ha ricordato che "in tema di applicazione della normativa sulla presunzione di innocenza e si è costituito un osservatorio regionale, per un costante tracciamento delle fonti dell'informazione giudiziaria locale".
    "Naturalmente - ha proseguito - occorre aspettare l'eventuale nuova legge per un giudizio sul suo contenuto, ma resta l'obiettivo di rendere tracciabile le forme di comunicazione degli uffici giudiziari. Finalità che non sembra vada perseguita con la censura sugli organi di informazione, quanto piuttosto con il rigoroso bilanciamento tra esigenze di riserbo istruttorio e dovere ad una corretta informazione. Appare evidente il rischio che l'indiscriminata propalazione di notizie, durante la fase delle indagini, possa non solo nuocere alle stesse, ma si rifletta in un'inaccettabile lesione della sfera di riservatezza di quei terzi che non sono coinvolti a nessun titolo nell'attività criminosa. Situazione che si verifica quando gli uffici inquirenti immettono indiscriminatamente in circolazione brani di intercettazioni o contenuti di messaggistica, privi di alcun rilievo penale e che coinvolgono terzi".
    Sul tema delle intercettazioni Sottani ha infine ribadito "l'assoluta indispensabilità" come strumento di indagine.
    (ANSA).
   

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