Umbria

Motori sui sentieri, in tanti protestano a Perugia

Puletti in piazza duramente contestata dai manifestanti

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 03 FEB - Manifestazione sabato in piazza Italia, a Perugia, contro la circolazione dei mezzi a motore nei sentieri ("liberalizzazione ai veicoli a motore alla viabilità minore non vietata esplicitamente") disciplinata da un emendamento alla legge 28 proposto della consigliera della Lega Manuela Puletti e approvato in sede di bilancio regionale.
    In molti - con numerose associazioni ambientaliste - si sono radunati davanti alla sede dell'Assemblea legislativa. La consigliera Puletti è arrivata in piazza ma è stata duramente contestata e si è dovuta allontanare scortata dalla polizia.
    "La differenza la fa chi, come me - ha commentato Puletti in una sua nota - ha scelto di esserci, nel pieno rispetto di un principio di condivisione, e chi invece si è distinto per insulti, minacce ed offese nei confronti di una donna, mamma e rappresentante delle Istituzioni".
    "Mi sono resa disponibile per l'ennesima volta ad un confronto - ha spiegato Puletti - perché è mio costume mettere la faccia sulle scelte politiche adottate. E per provare a trovare soluzioni condivise. Con questo spirito, come fatto nell'incontro già avuto nel mio ufficio con il rappresentante del Cai, ho ribadito l'offerta a promuovere un tavolo che veda coinvolte, con pari dignità, associazioni ambientaliste, escursionistiche, ciclisti, cacciatori, cavatori di tartufi, motociclisti da enduro. La risposta ricevuta è stata però ancora di chiusura". "Ricordo - ha aggiunto - che l'emendamento oggetto della manifestazione va a sanare situazioni di contenziosi e multe ingiuste e che nasce dal principio di far convivere i diversi modi di fruire il nostro territorio. Nulla toglie a chi fa escursioni nei numerosi sentieri già tabellati e in quelli che si vorranno normare per l'esclusivo transito a piedi".
    In una sua nota il Movimento 5 Stelle "ribadisce la propria vicinanza e solidarietà alle proteste degli agricoltori. Si tratta di un beneficio inaccettabile per una ristretta minoranza di fruitori della montagna che hanno già ampi spazi per portare avanti il proprio hobby. Tutto questo a discapito della tutela ambientale, del turismo sostenibile, della sicurezza e del lavoro di chi vive e lavora faticosamente in quelle zone".
    (ANSA).
   

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