(ANSA) - PERUGIA, 15 FEB - "Invecchiamento, spopolamento e
basse retribuzioni del lavoro mettono l'Umbria in una condizione
non certo tranquilla e richiedono uno sforzo per un'idea di
futuro inclusiva, capace di tenere insieme tutte le fragilità,
ma soprattutto di impostare un rilancio sostenibile socialmente
ed economicamente": lo affermano in una nota il segretario
generale Uil Umbria Maurizio Molinari e la segretaria generale
Uilp Umbria, Elisa Leonardi.
Molinari e Leonardi commentano i dati Istat contenuti nella
pubblicazione "Popolazione e crisi demografica: il caso
dell'Umbria in un'Italia che invecchia" elaborata dall'Aur.
"Questo quadro demografico - proseguono Molinari e Leonardi -
che va avanti contestualmente agli stipendi più bassi d'Italia,
fa sì che l'Umbria e i nostri governanti a tutti i livelli, si
trovino di fronte a sfide diverse per il futuro. L'obiettivo che
dovrebbe essere proprio e comune è quello di progettare un
sistema di welfare che sia sostenibile, diffuso e gratuito, con
l'idea di non lasciare indietro nessuno. Accogliamo con
soddisfazione il dato della Fondazione Gimbe, secondo la quale
l'Umbria faccia meglio della media nazionale per gli ultra
75enni non autosufficienti assistiti in trattamento
socio-sanitario-residenziale. In audizione al Senato, il
presidente Cartabellotta ha reso noto come a fronte di una media
nazionale di 40,2 anziani assistiti per 1.000 abitanti, l'Umbria
risulti sopra la media con questo dato che sale a 46 (nel 2021).
Un dato positivo che non ci farà abbassare la guardia sui
diritti all'assistenza delle persone, come sull'attuazione degli
investimenti relativi alla Missione 6 del Pnrr, sulla sanità. È
fondamentale che Case e ospedali di comunità procedano a ritmo
spedito, ma è altrettanto necessario che non siano cattedrali
nel deserto: serve il personale necessario per farle
funzionare". (ANSA).
Uil, serve un nuovo welfare e un'idea di Umbria sostenibile
'Pesano invecchiamento, spopolamento e basse retribuzioni'