(ANSA) - PERUGIA, 26 FEB - Una settimana in sciopero: le
lavoratrici e i lavoratori in appalto che svolgono le pulizie
degli uffici di Poste Italiane in tutta la provincia di Perugia
si fermano per chiedere il "rispetto dei contratti e della
legalità" e il "riconoscimento della propria dignità".
Lo fanno per un'intera settimana, da oggi, lunedì 26
febbraio, fino al 2 marzo, perché "la situazione è ormai
insostenibile", come ha spiegato in una conferenza stampa Marta
Melelli, segretaria della Filcams Cgil di Perugia, il sindacato
che sta accompagnando le lavoratrici nella vertenza.
"Se prima per pulire un ufficio avevamo due ore, ora dobbiamo
farlo nella metà del tempo, ma le metrature sono le stesse -
hanno raccontato le lavoratrici intervenute alla conferenza
stampa -. In più ci hanno tagliato drasticamente i rimborsi
chilometrici per gli spostamenti da un ufficio all'altro. Ma con
la benzina a 2 euro e il costo della vita che è cresciuto a
dismisura, come dovremmo riuscire a tirare avanti?".
A tutto questo, denuncia ancora il sindacato in una nota, si
aggiungono "un uso improprio di permessi e ferie, ordini di
servizio non contrattualizzati, ore supplementari e tragitti non
pagati, diritti e limitazioni di legge non rispettati". Non a
caso ci sono anche tre vertenze individuali aperte e seguite
dall'ufficio preposto della Cgil di Perugia, come ha spiegato
Eros Cozzari, responsabile del servizio.
"Eppure, mentre la ditta accampa le scuse più varie per le
decurtazioni e i tagli effettuati - ha concluso Melelli - Poste
Italiane continua a restare in silenzio e non risponde alle
nostre sollecitazioni". (ANSA).
Pulizie uffici postali, sciopero in provincia di Perugia
La protesta dei lavoratori proseguirà per tutta la settimana