Umbria

Bori (Pd), sbloccare la situazione sul post-sisma 2023

Mozione in Regione e nei due Comuni 'dopo un anno di attese'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 27 FEB - "Il Pd è pronto ad un'azione congiunta in Regione e nei Comuni di Perugia e Umbertide, con l'obiettivo di sbloccare la situazione dei terremotati del sisma del 9 marzo 2023": lo annuncia il consigliere regionale del Partito democratico Tommaso Bori, spiegando che la mozione "presentata in Regione per impegnare la Giunta ad una serie di azioni che sostengano i cittadini che da un anno attendono risposte, è stata presentata anche nei Comuni di Perugia e Umbertide, per dare tutti gli strumenti necessari affinché la situazione dei terremotati possa essere finalmente presa in carico con serietà ed efficienza".
    "A quasi un anno dal sisma che ha colpito Pierantonio, Sant'Orfeto e Pian d'Assino - spiega Bori, in una nota della Regione - serve una svolta e un'accelerazione alla ricostruzione e una chiara roadmap per un terremoto che ha colpito Umbertide e Perugia rendendo inagibili quasi l'80 per cento degli immobili nelle frazioni e causato lo sfollamento di circa 800 persone. Lo stato di emergenza dichiarato dal governo ha portato allo stanziamento di 3,7 milioni per l'assistenza alla popolazione e il ripristino dei servizi pubblici. Il 30 giugno successivo è anche iniziata l'erogazione del Cas, il contributo per l'autonoma sistemazione dei cittadini. Neanche gli emendamenti presentati per l'equiparazione al cratere del sisma 2016 per i territori colpiti nel 2023 hanno aiutato perché sono stati bocciati dal governo".
    "I cittadini - rileva Tommaso Bori - stanno gestendo diverse problematiche, trovandosi impossibilitati sia a rientrare nelle proprie case che ad iniziare i lavori di ricostruzione. Si evidenzia come molte persone stiano ancora pagando i finanziamenti e le rate dei mutui delle case attualmente inagibili, a questi si aggiungono tasse ed imposte locali e ad aggravare il tutto ci sia anche il ritardo con cui spesso arrivano i contributi di autonoma sistemazione. Ad aggravare il senso di abbandono - prosegue Bori - c'è la confusione di fronte ai criteri con i quali i cittadini possono chiedere determinate agevolazioni o aiuti. I ritardi relativi alla ricostruzione delle scuole, poi, potranno causare lo spopolamento della zona".
    (ANSA).
   

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