(ANSA) - PERUGIA, 17 MAR - Dalla culla dell'ospedale alla
biblioteca comunale con il "libricino" delle favole accanto a
biberon e ciuccio: da qualche settimana la biblioteca "Carducci"
di Città di Castello ospita il giovedì mattina un gruppo di
giovani mamme accompagnate dai loro bambini, tutti sotto l'anno
di età, che si erano conosciute nell'estate del 2023 durante il
corso di accompagnamento alla nascita organizzato nel locale
ospedale dalle ostetriche della Usl Umbria 1.
Un accordo stipulato circa tre anni fa tra la "Carducci" e il
consultorio distretto Alto Tevere prevede nell'ambito del
percorso di accompagnamento alla nascita un incontro, "Primi
passi in biblioteca", che si svolge in ospedale o direttamente
in biblioteca - finalizzato a far conoscere alle future mamme il
programma nazionale "Nati per leggere" (che quest'anno festeggia
25 anni di attività) e per sensibilizzarle sull'importanza della
lettura in famiglia fin dai primi mesi di età per prevenire e
combattere la povertà educativa.
Le neomamme - che si sono date anche un nome, "Team mamme
alla riscossa" - hanno mantenuto contatti tra loro anche dopo il
parto e si sono rivolte alla responsabile della biblioteca,
Patrizia Montani, chiedendo di poter essere ospitate
settimanalmente in uno spazio dove incontrarsi e leggere
autonomamente i libri ai loro bambini. Accanto allo spazio
riservato, allestito per l'occasione con morbidi cuscini, arredo
colorato, il gruppo sa che in biblioteca può contare su una
grande offerta di libri adatti alle primissime letture, tutti
selezionati con attenzione e segnalati nelle bibliografie
specializzate, su consigli mirati da parte del personale e su un
ambiente ospitale e confortevole: tale e quale alla cameretta di
casa.
"Per noi si tratta di una grande soddisfazione - commenta
Patrizia Montani - segno che il messaggio sull'importanza della
lettura precoce in famiglia ha raggiunto il suo scopo e
soprattutto che la biblioteca è sempre di più percepita come
spazio comune, a disposizione della comunità e dei suoi
bisogni".
Tra i libri utilizzati, alcuni degli autori più noti per la
fascia dei piccolissimi: "Lo sai chi siamo?" di Tana Hoban, "Mi
diverto", di Helen Oxenbury, Ventuno filastrocche per neonati e
per la voce delle mamme, di Bruno Tognolini e Pia Valentinis.
Le famiglie possono sempre contare su un servizio di
consulenza per capire quali sono i libri più adatti alle varie
fasce d'età e quali gli approcci più adatti per la lettura ad
alta voce con bambini molto piccoli.
"Queste bellissime esperienze in ospedale ed ora in
biblioteca sono davvero un segnale straordinario con al centro
la voglia di leggere, di conoscere, fin da piccoli ed anche
prima di nascere", ha commentato Michela Botteghi, assessore
comunale alla cultura. (ANSA).
Dalla culla alla biblioteca con il libricino delle favole
Neomamme e i bimbi proseguono le letture cominciate in ospedale
