Umbria

I piccoli pazienti dell'ospedale di Perugia scrivono al Papa

'Sappiamo che non sei stato bene e vogliamo farti coraggio'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 21 MAR - "Caro papa Francesco, ti scriviamo perché ti vogliamo bene e ti sentiamo vicino proprio come un papà o un nonno. Sappiamo che non sei stato tanto bene e ti volevamo inviare un messaggio per farti coraggio. Noi ti capiamo benissimo, anche le nostre giornate a volte sono difficili e piene di sofferenza, sembrano non finire mai!": con queste semplici e affettuose parole inizia la letterina scritta dai bambini e ragazzi della scuola nell'ospedale di Perugia, reparto di oncoematologia pediatrica.
    A consegnare la lettera nelle mani del Santo Padre durante la tradizionale udienza papale a San Pietro, per la felicità dei pazienti del reparto oncologico pediatrico perugino, sono stati alcuni dipendenti della Vivenda Spa, società che gestisce il servizio di pulizie e disinfezione per l'ospedale umbro.
    Per l'occasione il direttore generale del nosocomio, Giuseppe De Filippis, a nome del personale sanitario, ha donato a papa Francesco una riproduzione del baiocco, la storica moneta del Comune di Perugia, accompagnato da un biglietto.
    La consegna è stata fatta dalla dottoressa Maria Speranza Messei, medico di oncoematologia pediatrica, che si è detta onorata di portare i saluti al papa da parte dei colleghi sanitari e della direzione dell'azienda ospedaliera di Perugia, commentando poi così la lettera dei bambini: "I nostri piccoli pazienti si sono impegnati molto per scrivere la letterina e momenti come questi sono importanti anche per il processo di cura ai quali sono sottoposti".
    I bimbi, oltre a preoccuparsi per lo stato di salute del pontefice, nella lettera parlano anche della loro "Scuola dei coniglietti bianchi": "Ci sono bambini di tutte le età che provengono da tanti paesi diversi e a volte noi la chiamiamo scuola 'Arcobaleno' che porta un raggio di sole nel buio della malattia". Prima di salutare affettuosamente il papa, i piccoli pazienti dell'ospedale di Perugia chiedono anche "una benedizione per le nostre famiglie, per i medici e per tutte le persone che con il loro lavoro ci aiutano e ci danno forza nel nostro reparto".
    "Non appena i nostri dipendenti ci hanno manifestato la volontà di recapitare una lettera al pontefice - racconta Giovanni Malagnino, direttore della filiale Umbria per la Vivenda Spa - ne abbiamo parlato immediatamente con l'azienda ospedaliera che ringrazio sentitamente per il supporto e l'incoraggiamento a portare avanti l'iniziativa spontanea. Nel nostro piccolo cerchiamo, ogni giorno, di contribuire al benessere dei bambini ricoverati nel reparto di oncologia con il nostro lavoro e il nostro impegno a tenere gli ambienti puliti e salubri. Inevitabile, quindi, che si creino dei legami profondi con i piccoli pazienti". (ANSA).
   

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