(ANSA) - PERUGIA, 12 APR - Le pratiche del sisma che si
verificò nell'alta Umbria - nelle zone di Umbertide e
Pierantonio - nel marzo 2023 rientrano nel cratere del terremoto
del centro Italia: lo riferisce il sottosegretario al ministero
dell'Interno Emanuele Prisco.
Il sottosegretario spiega infatti che è stato approvato dalla
Commissione Bilancio della Camera dei Deputati l'emendamento al
decreto legge sul Pnrr, a firma dei relatori, che consente alla
struttura del Commissario Castelli per la ricostruzione nelle
zone nelle regioni Marche e Umbria colpite rispettivamente dal
terremoto del novembre 2022 e da quello del 2023 "di procedere
alla ricognizione dei fabbisogni per la ricostruzione,
riparazione e ripristino delle strutture e delle infrastrutture
pubbliche e private".
"Inoltre - riferisce ancora Prisco -, l'emendamento consente
di utilizzare la struttura del Commissario straordinario di
adottare misure di controllo nei cantieri per la tutela della
salute, della sicurezza e dei diritti dei lavoratori del settore
edile e per il contrasto al lavoro irregolare e alle
infiltrazioni criminali e di stampo mafioso, incluse forme di
monitoraggio dei flussi della manodopera. Le misure prevedono la
comunicazione e lo scambio di informazioni con amministrazioni
parti sociali e datori di lavoro. Fatto questo primo importante
passo si potranno stanziare le risorse per dare il via alla
ricostruzione". (ANSA).
Sisma alta Umbria 2023, le pratiche rientrano nel cratere
L'annuncio del sottosegretario Prisco