Umbria

Dopo caso Fentanyl, Porzi interroga la Giunta

La consigliera regionale sollecita 'provvedimenti mirati'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 07 MAG - "Il fatto che sia accaduto a Perugia potrebbe essere casuale, ma la consapevolezza che proprio a Perugia, nel quartiere dello spaccio di Fontivegge, per la prima volta in Italia sia stato ritrovato del Fentanyl come sostanza da taglio in una dose di eroina da strada, deve spingerci ad adottare provvedimenti mirati, perché questo caso minaccia da vicino la salute di ogni persona e la sicurezza dell'intera comunità regionale, oltre che del nostro Paese": così la consigliera regionale Donatella Porzi (Misto) annuncia di aver presentato una interrogazione con la quale impegna la Giunta regionale ad intervenire "con un programma di azioni urgenti e strutturate nel tempo al fine di informare le persone dei gravissimi rischi per la salute che si producono con l'uso di sostanze stupefacenti". "Che sia in atto una emergenza Fentanyl o meno ancora non lo sappiamo - scrive Porzi in una nota - ma il Sistema nazionale di allerta rapida, coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga, si è subito attivato e dal Ministero della Salute è partita una nota agli assessorati alla sanità di tutte le Regioni affinché sollecitino le strutture che si occupano di dipendenze di diramare le informazioni con urgenza".
    "A conferma dell'allarme e della gravità che tale evento ha suscitato - sostiene Porzi - la Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, ha aperto immediatamente un fascicolo a carico di ignoti e svolgerà indagini specifiche. Il punto è che da questo caso abbiamo ricevuto una lezione: le Istituzioni non possono permettersi 'pause di riposo' nell'affrontare il complesso e significativo problema dell'attuale panorama dello spaccio e delle dipendenze, un insieme molto ampio e in continua evoluzione che comprende sostanze 'di nuova generazione' molto pericolose o potenzialmente letali, molte delle quali hanno come fonte principale di acquisto il mercato del web. La mia interrogazione vuole essere un richiamo ad unire le forze per rafforzare un'attività di prevenzione, informazione e comunicazione costante, specialmente nei confronti dei giovani e degli adolescenti, attraverso una rete che, oltre alla Regione e alle altre Istituzioni territoriali, coinvolga tutti gli attori sociali, le scuole, delle forze di controllo del territorio".
    (ANSA).
   

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