(ANSA) - TERNI, 09 MAG - "Giovanna Marini è una delle
personalità più deflagranti del nostro secondo dopoguerra.
Seguendo il suo percorso, le sue passioni e i suoi incontri, si
può seguire la storia non ufficiale del nostro paese": così Moni
Ovadia, direttore artistico del Terni Film Festival, ricorda la
voce del canto popolare italiano, morta l'8 maggio a 87 anni.
Marini era stata ospite del festival ternano - che ne
riferisce in una sua nota - nel 2022 per presentare il
documentario Giovanna, storie di una voce di Chiara Ronchini,
con il quale aveva vinto l'Angelo di Dominioni per la Migliore
colonna sonora.
"Giovanna è uno dei tesori dell'arte vivente italiana" aveva
detto Ovadia in quell'occasione accogliendola al Cinema
Politeama: "Non esiste qualcuno che si è mosso come lei, non ci
sono paragoni possibili. In tanti ci siamo cimentati con la
musica della tradizione orale, ma quello che ha fatto Giovanna è
un'altra cosa e non sta contenuto in una sola definizione".
"I treni per Reggio Calabria è una sorta di Iliade delle
lotte del movimento operaio - aggiunge l'artista di origini
bulgare - è un epos narrativo, non solo un momento musicale.
Giovanna si è abbeverata alla cultura orale per poi restituirla
con una maestà incredibile". (ANSA).
Moni Ovadia, nella musica di Giovanna Marini la nostra storia
L'artista era stata ospite del Terni Film Festival nel 2022