Umbria

Arvedi Ast, il costo energetico compromette la competitività

L'azienda dedica una mostra alla 'Grande opera'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 27 MAG - Arvedi Ast è un sito produttivo altamente energivoro "che vede compromessa la propria competitività sul mercato a causa di un costo energetico tre/quattro volte superiore rispetto a quello di altri competitor europei": lo sottolinea l'azienda in una nota nella quale annuncia per il prossimo autunno un evento che accenderà i riflettori su una delle più importanti realizzazioni idrauliche della storia: la "Grande opera" il sistema di condotte, turbine per l'adduzione delle acque dal Velino e la conseguente trasformazione della potenza della Cascata delle Marmore, in energia. Un sistema avveniristico che già all'epoca poteva vantarsi di essere definito "sostenibile".
    L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività aziendali promosse in occasione del 140/o anno della fondazione delle acciaierie di Terni, volte a valorizzare gli aspetti storici e culturali che hanno caratterizzato il percorso industriale.
    La mostra sintetizzerà gli elementi portanti del territorio: le acque con la magnificenza della Cascata delle Marmore; l'operosità, rappresentata dall'acciaio e dall'energia e la bellezza naturalistica delle gole della Valnerina.
    L'esposizione avrà anche il compito di focalizzare l'attenzione su un aspetto industriale che è determinante per Arvedi Ast: quello dell'energia.
    Tutto nasce dalla presenza della Cascata delle Marmore: la "Terni - Società per l'industria e l'elettricità Spa" con grande impegno oltre un secolo fa ha costruito ed è divenuta proprietaria di numerosi impianti di produzione di energia elettrica in Umbria, Lazio e Abruzzo. Nel 1964 gli impianti di produzione di energia elettrica della 'Terni' sono stati nazionalizzati e trasferiti all'Enel, privando l'Azienda dei vantaggi di beneficiare di tariffe agevolate e senza trovare una soluzione strutturale al problema energetico, con grave disagio per la competitività del territorio umbro.
    "Come a fine '800 la questione trovò soluzione con la 'Grande opera', a maggior ragione oggi - con le moderne infrastrutture già esistenti e nel pieno delle esigenze legate alla modernizzazione ambientale - è indispensabile individuare un assetto che consenta ad Ast - sottolinea l'azienda - di competere e di continuare ad assicurare benessere e prosperità al sistema locale". (ANSA).
   

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