Umbria

Strage Georgofili: Prisco, impegno dello Stato contro le mafie

'E' d'aiuto una cultura della legalità che parte dal basso'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 27 MAG - "Lo strumento a disposizione di tutti, affinché non ci siano altri morti innocenti, è certamente il contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata, in cui lo Stato, con tutte le sue istituzioni, è impegnato ogni giorno, ma in questo può essere certamente d'aiuto una cultura della legalità che parte dal basso, che coinvolge ciascuno in ogni sua singola azione. Ricordare e agire, per dare speranza e certezze alle nuove generazioni": è quanto afferma il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco in occasione dell'anniversario della strage di via dei Georgofili.
    "Quel 27 maggio 1993 - ricorda Prisco in una sua nota - resta impresso nella memoria di chi c'era per aver coinvolto cinque innocenti che hanno perso la vita per mano di mafiosi. Caterina aveva solo 50 giorni di vita, la sorella Nadia aveva nove anni, i loro genitori Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, lo studente universitario di 22 anni Dario Capolicchio. Quarantotto persone rimasero ferite dallo scoppio di quell'autobomba che poco dopo l'una di notte portò morte e devastazione nel centro storico di Firenze e gettò l'Italia intera nello sconforto. Erano persone normali, persone incolpevoli, uccisi deliberatamente nella tranquillità delle loro abitazioni, nel loro luogo sicuro e anche per questo nei loro confronti abbiamo il dovere della memoria, anche se purtroppo le vittime innocenti di reati violenti e di mafia, in questi 30 anni, sono state tante, troppe". (ANSA).
   

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